mercoledì 29 marzo 2017
Gravellona Toce, operazione “Alvei puliti”
Il Comune mette in cantiere le pulizie di primavera lungo i torrenti e i rii cittadini.
Il sindaco Gianni Morandi: “Si tratta di interventi necessari ed importanti dal punto di vista della prevenzione. Siamo partiti la settimana scorsa dalla Strona portando avanti i lavori di due inverni fa, quando pulimmo a fondo il greto compreso tra i due ponti. Ora la manutenzione riguarda le fasce riparie a valle del ponte Coop. Nel prossimo autunno si provvederà al tratto che porta alla foce”. Sono gli operai forestali della regione Piemonte a sfalciare la vegetazione infestante, rimuovere piante ed arbusti, tagliare alberi pericolanti. “Il legname di risulta è stato messo a disposizione dei cittadini che ne hanno fatto richiesta per autoconsumo”; spiega Morandi; “a ciascuno ovviamente è stata assegnata una quantità modesta, ma utile al consumo domestico. Con l’intervento autunnale sarà possibile accontentare altri cittadini, sempre con quantità individuali modeste”.
A breve altre operazioni simili anche su l torrente Stronetta e il suo affluente rio Frassino che hanno sovente creato problemi in occasione delle passate alluvioni.
Per questi due casi ora sono stati sbloccati fondi Ato (Ambito territoriale ottimale) per 70mila euro: “Verranno impiegati per la realizzazione di lavori in fase di progettazione”, prosegue il sindaco; “sarà così possibile completare la pulizia dell’intera asta gravellonese del corso d’acqua”. Sempre grazie ad un appalto, con soldi Ato dell’unione dei Comuni del Cusio nelle settimane a venire si potrà sistemare l’alveo del rio Inferno e pulire dalla vegetazione il Lovich. “In pratica un sostanziale programma di manutenzione e monitoraggio di buona parte dei corsi fluviali che interessano il nostro territorio al fine di consentire un regolare deflusso dell’acqua in caso di criticità ”
fonte Azione
martedì 28 marzo 2017
Bufera d’aria: nell’emergenza hanno lavorato anche i forestali della Regione
CHIUSA PESIO/PEVERAGNO - Per riportare in condizioni di normalità le aree colpite dall’intensa bufera d’aria di lunedì 6 marzo, oltre ai volontari del Soccorso Alpino, della Protezione Civile e del Corpo Antincendi Boschivi, a tamponare l’emergenza hanno lavorato gli operatori forestali della Regione.
Su richiesta delle amministrazioni municipali di Chiusa Pesio e Peveragno, dal martedì al giovedì, otto persone delle squadre delle Valli Pesio e Gesso, coordinate dal responsabile Marco Rocca, si sono impegnate nella rimozione delle piante cadute lungo le strade e nel taglio delle parti pericolanti di quelle rimaste in piedi. «Sulla collina di San Giorgio di Peveragno - sottolinea Rocca - abbiamo lavorato per liberare dai tronchi e dai rami una strada secondaria, ma di particolare importanza perché permette l’accesso a un impianto dell’acquedotto della cittadina e a un ripetitore della Rai. C’era la necessità di avere subito il collegamento aperto per consentire eventuali manutenzioni alle strutture dei due servizi pubblici»
fonte Provincia Granda
lunedì 27 marzo 2017
Peveragno (CN), il lento ritorno alla normalità dopo la tromba d’aria
Danni a linee elettriche e linee telefoniche, strade interrotte, capannoni scoperchiati e con centinaia di metri quadrati di coperture scagliati a grande distanza, con tegole portate via del vento e tantissimi crolli di alberi, abbattuti da un vento
Il sindaco Renaudi: «Siamo stati molto fortunati, perché non ci sono stati feriti nonostante la violenza dei fenomeni. L’Amministrazione comunale di Peveragno vuole ringraziare tutti i volontari e tutti i professionisti che in questi giorni hanno dato il loro importantissimo contributo e si sono resi disponibili per un rapido ripristino di condizioni di sicurezza e normalità: Carabinieri, Polizia Locale, Ufficio Tecnico e personale del Comune, Vigili del Fuoco, operai forestali della Regione, Protezione Civile, A.I.B., Volontari Civici, volontari CRI, Soccorso Alpino, personale Enel, squadre tecniche amministrazione Provinciale, ospiti del CAS. Grazie al contributo di tutti è stato possibile dare la migliore risposta possibile per un evento dalle proporzioni e dalle conseguenze davvero imponenti»
Per mettere in sicurezza la circonvallazione nord di San Giorgio (via Belvedere) sono stati necessari ben tre giorni di lavoro degli operai forestali della Regione e dei volontari della Protezione Civile, e soltanto dopo quattro giorni la strada della collina di San Giorgio è tornata agibile.
fonte Provincia Granda
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