lunedì 30 dicembre 2013

In sala d'attesa

Un mese è ormai passato. La Corte dei conti, a questo punto avrà sicuramente analizzato la questione che da tempo attendiamo di chiarire. Potranno mai passare i Colleghi stagionali a OTI?
Il mese di tempo è trascorso e come nella miglior tradizione idraulico-forestale...ssssh...silenzio...
Attendiamo pazienti, sui binari del nostro percorso tanti sono ancora i treni che debbono passare.

martedì 24 dicembre 2013

lunedì 23 dicembre 2013

Lo spudorato meccanismo del tacito assenso

Riceviamo e pubblichiamo 


E ci risiamo.
Stavi lavorando serenamente? E tu OTD, credevi che la fine della stagione coincidesse col relax in aria di festività natalizie e tempo libero con la tua famiglia? Questo non mancherà di certo, così come ancora una volta, non mancheranno le trattenute più o meno a sorpresa che di tanto in tanto fan capolino sulla busta paga, spesso l'ultima per chi è stagionale.
Ed è così, che tra un augurio e l'altro, tra un saluto e un arrivederci si ingoia quel "rospetto" ovvero si apprende leggendo la busta paga di novembre che mancano all'appello 64 euro trattenuti da un non meglio specificato "fondo pensione" che a rigor di logica farebbe il paio con quel filcoop sanitario già trattato precedentemente negli articoli del Blog. (che ne trattiene 18 per gli stagionali e anche di più per gli OTI)
Perchè queste trattenute sono più o meno a sorpresa?
Perchè sono previste ma non troppo, o meglio, per niente discusse, spiegate o chiarite. Ecco che allora, succede che qualcuno (e non sono pochi) casca dal pero vedendosi tali trattenute che suonano un po' come un qualcosa a cui non si ha sottoscritto alcuna adesione e ugualmente si pagano.
Eppure no! Se io non aderisco a un'iniziativa, non posso esserne ritenuto aderente!
Come del resto lo statuto del Filcoop Pensionistico lo dichiara chiaramente:

Art. 33 – Modalità di adesione

  1. L’associazione al Fondo avviene mediante presentazione di apposito modulo di adesione, sottoscritto e compilato in ogni sua parte. L’adesione dei lavoratori che hanno manifestato la volontà di associarsi al Fondo deve essere preceduta dalla consegna dello Statuto e della documentazione informativa prevista dalla normativa vigente.
  2. All’atto dell’adesione il Fondo verifica la sussistenza dei requisiti di partecipazione.
  3. L’aderente è responsabile della completezza e veridicità delle informazioni fornite al Fondo.
  4. La domanda di adesione è presentata dal lavoratore direttamente o per il tramite del proprio datore di lavoro che la sottoscrive e, secondo le norme del presente Statuto e della fonte istitutiva, impegna entrambi nei confronti del Fondo; la stessa contiene la delega al datore di lavoro per la trattenuta della contribuzione a carico del lavoratore.
  5. La raccolta delle adesioni dei lavoratori viene svolta nei luoghi di lavoro dei destinatari, nelle sedi del Fondo e dei soggetti sottoscrittori delle fonti istitutive, dei Patronati nonché negli spazi che ospitano momenti istituzionali di attività del Fondo e dei soggetti sottoscrittori delle fonti istitutive.
  6. In caso di adesione mediante conferimento tacito del TFR, il Fondo, sulla base dei dati forniti dal datore di lavoro, comunica all’aderente l’avvenuta adesione e le informazioni necessarie al fine di consentire a quest’ultimo l’esercizio delle scelte di sua competenza.
Come avviene tutto ciò? Semplice, a mezzo del "meccanismo del tacito assenso " 
Di seguito le circolari del Filcoop Pensionistico (clicca per vedere il documento)
Certo che sarebbe stato bello essere informati, dal datore di lavoro o dai sindacati riguardo le procedure in atto che decurtano il reddito complessivo, TFR ecc... e poi, c'è modo di recedere? E' possibile sottoscrivere eventuali altre forme di pensioni integrative o tenersi i prori guadagni in busta paga senza che qualcuno debba a tutti i costi interessarsi del nostro futuro?...se proprio qualcuno vuole interessarsi del nostro futuro il suggerimento è quello di reperire i fondi, creare un progetto di lavoro e valorizzare il ruolo che il nostro comparto ha nella realtà del Piemonte inteso come tutela del territorio e salvaguardia del dissesto idrogeologico.

W-W

domenica 22 dicembre 2013

Controllate la busta...

 
 A seguito di diverse segnalazioni giunte al Blog, si consiglia ai Colleghi stagionali (e non) di prestare attenzione alle voci dell'ultima busta paga, ovvero alle trattenute per
Filcoop Sanitario (non interessàti, avete dato disdetta per tempo questa primavera?)
e una "Trattenuta fondo pensione" (avete aderito a qualche fondo pensione?)

Come sempre, il Blog si propone di diffondere la conoscenza attraverso il contributo dei Colleghi più informati, per cui, fate sapere di eventuali problemi e sviluppi attraverso i commenti.

Video weekend

venerdì 6 dicembre 2013

SOS torrenti, la Regione interviene negli alvei ostruiti.

 

È una lotta contro il tempo per rimuovere alberi alti fino a venti metri che ostruiscono i corsi d’acqua. L’obiettivo è agire per mettere in sicurezza dal rischio di esondazioni ponti, strade, centri abitati. Rischio concreto, vista la mappa degli interventi di manutenzione urgente elaborata proprio in queste ore dalla Direzione opere pubbliche, difesa suolo e assetto idrogeologico della Regione Piemonte.
i tecnici della Regione e tre squadre forestali addestrate nei contesti ambientali difficili, cominceranno a ripulire l’alveo del torrente Orco all’altezza del ponte di Cuorgnè. Si tratta del primo passo di una lista che pone al centro delle zone a rischio l’Eporediese lungo il rio Ribes tra Fiorano, Loranzè, Colleretto
Giacosa fino alla Pedemontana.
E poi Pavone, dove il Ribes funge da scolmatore della Dora Baltea con una portata di 1263 metri cubi di acqua che possono davvero fare disastri se la vegetazione la blocca. E ancora, in elenco cisono i rii di
Settimo Vittone, Borgofranco, Andrate: «C’è un problema serio con la vegetazioni negli alvei, una criticità urgente per cui bisogna intervenire prima che sia troppo tardi – dice Enzo Palmesano della Regione che fa capo al dirigente Vincenzo Coccolo e per la parte relativa all’operatività a Paolo Fasciano –. A rischio c’è il nodo idraulico nei punti in cui il Ribes, se ostruito, può rompere gli argini allagando le case. I tronchi che andremo a rimuovere rischiano di fare l’effetto diga all’altezza dei ponti, con conseguenze distruttive anche sulle infrastrutture». In ciò la Regione si sta muovendo in accordo con la Comunità montana.
Nel piano è stata coinvolta anche l’Autostrada Torino Ivrea Valle d’Aosta (Ativa), che in conseguenza dell’autorizzazione all’adeguamento in corso del viadotto Marchetti, è tenuta a ripulire a monte e a valle
degli attraversamenti sull’A5 da Ivrea in avanti, più altri interventi ancora all’altezza della bretella di Santhià.
Quanto al consolidamento degli argini per cui l’Eporediese si è visto finanziare 1,8 milioni di euro dei 5 stanziati per tutto il Piemonte, i Comuni interessati dall’alluvione di aprile dovrebbero presentare in
Regione i progetti secondo un cronoprogramma che auspica la fine dei cantieri entro la prossima primavera. I contributi interessano Settimo Vittone e Borgofranco, dove sono stati calcolati danni per 8-10 milioni di euro, e poi Andrate, Nomaglio, Montalto, Quincinetto, Pavone, Ivrea.

fonte: la Sentinella

martedì 3 dicembre 2013

Gli Operai forestali a Cuorgné

 
In seguito all'ordinanza del Comune di Cuorgnè, l’ennesima pulizia e manutenzione idraulica del torrente Orco. Una iniziativa fortemente voluta dal Sindaco Pezzetto nell’ambito del progetto “Cuorgnè più Sicura” il cui progetto, presentato agli Enti di Riferimento, Regione in primis lo scorso agosto a seguito di ripetuti sopraluoghi effettuati personalmente dal Sindaco in collaborazione con il responsabile delle squadre Forestali Regionali Fasciano.
Si tratta di ripulire dalla fitta vegetazione un tratto importante del torrente Orco, una operazione fatta a fronte di un progetto che ha ovviamente tenuto conto della morfologia del fiume, delle caratteristiche ambientali e del tipo di vegetazione presente - sottolinea Beppe Pezzetto - insisto da quando sono Sindaco su questo tipo di prevenzione, è fondamentale ed indispensabile, e anche per questo voglio ringraziare le squadre Forestali Regionali per il grande supporto che ci hanno dato, e che continuanoa fornirci”.
Ed in effetti il Sindaco di Cuorgnè ha più che ragione a sottolineare l’importanza di queste azioni di prevenzione anche alla luce dei sempre più frequenti improvvisi cambiamenti climatici.

fonte: Voce Canavese

lunedì 2 dicembre 2013

Mostra su dissesto idrogeologico e incendi boschivi

 
“Dissesto idrogeologico e incendi boschivi – Storia e attualità della prevenzione”   all’Università del Piemonte Orientale di Alessandria,  in Viale T. Michel 11 con orario:
da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18.
La mostra tratterà le sistemazioni idraulico-forestali e di rimboschimenti come opere di prevenzione, incendi boschivi e protezione del suolo, attraverso foto e illustrazione di eventi accaduti in Piemonte negli ultimi secoli.

domenica 1 dicembre 2013

Video week end

Preso atto delle prestazioni di questo mezzo sembrerebbe più conveniente sostituire gli attuali mezzi con i TATRA 805....;-)