lunedì 28 dicembre 2015

Lettera con raccolta firme

E' di fine stagione 2015 l'iniziativa CGIL, di raccogliere le firme dei colleghi a mezzo di una lettera che analizzando la situazione ha lo scopo di portare Presidente e Assessore a una riflessione in merito alla realtà degli operai forestali, in questo caso, di Vercelli e Biella.
La domanda che ne consegue è: anche nelle altre provincie si è provveduto alla raccolta di firme con una iniziativa del genere, ovviamente adattando la lettera di accompagnamento alle realtà provinciali, caso per caso, provincia per provincia?
Oppure a Vercelli Biella si fa una cosa, a Cuneo un'altra e nel VCO un'altra ancora? Le organizzazioni sindacali (e i sindacalisti della medesima sigla) sono unitari nei passi da compiere o ognuno compie la propria iniziativa sgretolandosi in diverse singole decisioni?
Quella che segue, è la lettera scritta da alcuni colleghi e gentilmente condivisa sul Blog a beneficio di chi ne voglia prendere spunto, commentare, allo scopo ultimo di fare gruppo e sbiadire il concetto "divide et impera"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:



All'assessore Valmaggia
Al presidente Chiamparino


Un anno fa durante l'incontro con le rappresentanze sindacali, l'assessore Valmaggia aveva illustrato il costituendo Ente foreste del Piemonte, in merito al quale rimaneva solo da decidere da parte della Giunta la ragione giuridica; la L.R. 1/2015 all'art.17 confermava la costituzione di un'Agenzia delle foreste formata da impiegati e tecnici dell'IPLA e degli operai (e impiegati) forestali.
Un anno dopo, dell'Agenzia non si sa più nulla, è stata attuata la riorganizzazione dei servizi regionali, ed i forestali parcheggiati presso i rispettivi "uffici provinciali", dove sono stati nominati
5 nuovi dirigenti, che si raccordano con un Datore di lavoro.
Negli anni della crisi gli operai forestali sono stati immensamente pazienti, hanno subito le stesse regole del personale della pubblica amministrazione: nessun rinnovo contrattuale, blocco delle assunzioni e blocco del turn-over, nonostante non godano delle prerogative normative, salariali e previdenziali dei dipendenti pubblici.
Benchè nessuna norma contrattuale lo preveda, inoltre, tutti gli operai sono assunti a tempo determinato per almeno quattro anni; sono assunti al primo livello, anche se fossero laureati alla Normale di Pisa, anche se avessero lavorato fino al giorno prima con la stessa mansione, questo perchè, in tempi preistorici, quando gli operai erano assunti all'ufficio di collocamento, le assunzioni numeriche potevano essere effettuate solo per il personale generico. Ora accade, che il personale assunto dopo il 2003 è rimasto bloccato a tempo determinato, ed a basso livello salariale, eccetto gli ad personam. Questi stessi operai a tempo determinato , avevano ottenuto nell'ultimo CIR di effettuare 164 giornate lavorative (inclusi i sabati non retribuiti) anziché 156, in quanto le nuove norme previdenziali sulla disoccupazione agricola comportavano una riduzione di circa 300€ dell'importo corrisposto dall'INPS (1 anno dopo) in base alla legge precedente.
E' quindi veramente indecente che ogni anno questi lavoratori debbano essere quelli che si vedono decurtato il loro già magro salario, che ogni anno si senta che non ci sono fondi su questa voce di spesa, dopo che il Consiglio Regionale ha votato (2010) l'attribuzione di parte delle entrate dei canoni idrici a copertura.
Perchè non sono state effettuate assunzioni a tempo indeterminato usufruendo degli sgravi previdenziali previsti dalla legge 190/2014 ? Alla quale sono ammessi <anche organismi pubblici interessati da processi di privatizzazione indipendentemente dalla proprietà pubblica o privata del capitale> [INPS servizi, Circolare n.17 del 29/1/2015]
Alla fine del 2015 la Vercelli Biella cui facevano capo 56 operai, ne ha in organico 41, in 9 squadre ed 1 vivaio; di questi solo 27 sono operai a tempo indeterminato, e 4 in forza al vivaio di Albano. I 23 operai rimasti in servizio durante questo autunno-inverno, come coprono l'intero comprensorio?
Senza una riorganizzazione del lavoro, basata sulle attuali esigenze, l'organizzazione vigente : 5 uomini (dei quali 1 caposquadra, e 1 vicecapo con relativa indennità), un mezzo, un centro di raccolta e rimborso chilometrico, risulta rigida e dispendiosa, pesante per i lavoratori, dispersiva e poco produttiva, mentre la creazione di cantieri reali, dove si possano prevedere anche operazioni economiche, come previsto dal contratto (filiera del legno, manutenzioni meccaniche, preparazione dei materiali) da effettuare in caso di maltempo, e squadre create sulla base delle esigenze effettive, potrebbero garantire più efficienza e minori costi, nonchè una migliore continuità del lavoro.
L'altra rigidità è la "scala gerarchica", che mortifica ogni creatività, finalizza la sicurezza al non aver grane, rende ogni scelta ineluttabile, fino all'irrazionale, non riconosce competenze.
E' una scala gerarchica mutata dalla affiliazione originaria al Corpo forestale, dove i forestali erano i civili, che facevano qualcosa di "totalmente altro", che non dovevano essere né conosciuti , né informati. Le nostre OOSS devono elemosinare un incontro, per ottenere informazioni generiche e sfuggenti, somministrate in commissione rigorosamente ristretta. Gli strumenti contrattuali vanificati dall'emergenza economica , le poche comunicazioni ottenute, contrastano con quelle che hanno i direttori lavoro, quelli che fanno visite sfuggenti, che si guardano bene dall'interferire con il caposquadra, e tantomeno con il dirigente, quelli cui compete il premio di produzione ci siano o meno soldi a bilancio.
I forestali sono cittadini che amano le montagne e il territorio dove vivono e vorrebbero vederlo curato nel migliore dei modi, con programmazione e competenza, anziché svolgere lavori sporadici, male organizzati, o ininfluenti.
Come cittadini del Piemonte, sappiamo bene che ci sono gravi difficoltà economiche, che ci sono servizi vitali che hanno la precedenza sul nostro, ma rivendichiamo, anche il nostro, come servizio essenziale nella difesa idrogeologica del territorio montano, e nella prevenzione dei dissesti idrogeologici
Il lavoro degli operai forestali è sempre stato legato alla bonifica montana, per questo motivo, è stato trasferito alle regioni insieme alle relative competenze.
La recente riforma delle autonomie locali, la trasformazione delle Comunità montane in Unioni montane, che promuove l'associazionismo dei piccoli comuni per dotarsi di servizi; la costituzione degli Enti di area vasta, a loro volta con competenze in materia di tutela ambientale, non deve far perdere di vista che la bonifica montana, già Regio decreto del 1933, finalizza la conservazione e tutela di un territorio montano, ad un impulso al suo sviluppo economico, e comporta la costituzione di consorzi per la gestione e manutenzione delle opere effettuate, attraverso il riparto delle spese tra i proprietari sia pubblici che privati, che ne ricavano un beneficio, o un incremento di valore.
La bonifica montana, non è un servizio, non compete con sanità, scuola, trasporti, assistenza, è un investimento su territorio, la cui conservazione ricade su quanti realizzano il beneficio che ne deriva.
Il piano di sviluppo rurale dovrebbe portare al Piemonte un miliardo di euro; il prossimo febbraio dovrebbero essere stanziati dall'Unione europea i fondi per contrastare il dissesto idrogeologico eppure non si fa un passo avanti nella definizione delle competenze, nel prefigurare un futuro.
Di fronte a una legislazione che non manca di potenzialità, prevale forse la volontà di abbandonare il settore forestazione al declino, buttando via tutti gli investimenti fatti in formazione, sicurezza, strutture, proprietà, perchè il privato è meno impegnativo, o perchè l'autismo del servizio gli impedisce di formulare relazioni alternative?
Di fronte a questa inerzia, i lavoratori forestali hanno l'impressione di non essere altro che un pacchetto di alcuni milioni di euro che può essere dato in dote a questa o quella voce di bilancio, in attesa della sua progressiva insignificanza.
Chiediamo quindi alle Unioni Montane, all'Ente di area vasta, ai Comuni, alle Organizzazioni Sindacali territoriali, alle Organizzazioni professionali, agli enti economici, di non rinunciare al dibattito locale, delegando tutto ai vertici regionali, come se individuare le opportunità locali costituisse già una voce fuori dal coro; di non rinunciare a interpretare la salvaguardia del territorio come opportunità di lavoro e di ripresa economica, accontentandosi invece di dare solo un nuovo nome alle cose, ma non una diversa sostanza; di non sospendere ogni mossa ogni giudizio quasi che il pensare stesso, il prefigurare un futuro fosse compito esclusivo di alcuni e non potesse essere esercitato anche in Valsesia , o in Valsessera, piuttosto che a Torino. I cambiamenti incisivi e duraturi sono sempre partiti dal basso, come dice il proverbio... chi si fa pecora, il lupo se lo mangia!

[seguono firme ]

mercoledì 23 dicembre 2015

Cintano (TO) - Presepe nel crutin


Quest'anno per le festività natalizie l'amministrazione del Comune di Cintano, oltre al consueto e tradizionale albero di Natale nell' anfiteatro della chiesa, ha allestito un suggestivo presepe.
L' inverno scorso erano stati restaurati, col prezioso intervento delle squadre forestali, due tradizionali "crutin", piccole cantine utilizzate per la conservazione del latte. Uno di questi è stato utilizzato come capanna x la rappresentazione della Natività di Cristo.
Il presepe nel crutin e' visitabile in qualsiasi momento ma quando scende la notte è ancor più incantevole...



fonte: Voce Canavese

venerdì 18 dicembre 2015

Piano piano, verso l'Agenzia

 
Nella seduta del 15 dicembre 2015 il Consiglio Regionale ha approvato a maggioranza con 30 voti favorevoli, 3 contrari e 12 non votanti  le disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2015.
In queste disposizioni figura, tra i 50 articoli ed emendamenti vari, anche la ormai nota costituzione dell'Agenzia Foreste e Territorio, organismo a partecipazione interamente pubblica il cui personale è formato da dipendenti dell'Ipla, da addetti alle sistemazioni idraulico-forestali e da dipendenti regionali.

Le variazioni alla legge iniziale sono minime, se paragonate a ciò che già avevamo saputo, ovvero

il comma 1 dell'art.17 cambia da:
"Al fine di conseguire gli obiettivi di razionalizzazione delle società partecipate e migliorare l'efficacia delle azioni a protezione del territorio, la Giunta regionale è autorizzata ad adottare le misure necessarie e opportune per costituire l'Agenzia Foreste e Territorio della Regione Piemonte tramite l'integrazione dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente S.p.A. (IPLA), dei suoi impiegati e degli operai forestali della Regione."
Al fine di conseguire gli obiettivi di razionalizzazione dei soggetti partecipati e migliorare l'efficacia delle azioni a protezione del territorio, la Giunta regionale è autorizzata ad adottare le misure necessarie e opportune per costituire l'Agenzia Foreste e Territorio della Regione Piemonte, organismo di diritto pubblico ed a partecipazione interamente pubblica, il cui personale è costituito dai dipendenti dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente S.p.A. (IPLA S.p.A), dagli addetti alle sistemazioni idraulico-forestali della Regione Piemonte nonché da dipendenti regionali.

con aggiunta dell'art.1 bis:
Al personale dell'Agenzia di cui al comma 1, si applicano i rispettivi contratti in essere negli enti di provenienza.
  
 il comma 2 dell'art.17 cambia da:
La Giunta regionale adotta i provvedimenti volti all'attuazione degli obiettivi di cui al comma 1, mantenendo fermo l'assetto proprietario a capitale interamente pubblico della nuova realtà regionale e le funzioni strumentali a essa attribuite. 
 
La Giunta regionale adotta i provvedimenti volti all'attuazione degli obiettivi di cui al comma 1
 
il comma 3 dell'art.17 cambia da:
La Giunta regionale provvede a elaborare le proposte necessarie alla riunificazione delle due strutture entro giugno 2015.   
a
La Giunta regionale provvede ad elaborare le proposte necessarie all'attuazione dei disposti dei commi 1 e 2 ed all'estinzione dell'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente S.p.A. (IPLA S.p.A.) entro novembre 2015.  

infine la rubrica dell' art.17 (Integrazione delle funzioni dell'IPLA, dei suoi impiegati e degli operai forestali della Regione nella costituenda Agenzia Foreste e Territorio), e' sostituita dalla seguente (Agenzia Foreste e Territorio).

Notare che solo a dicembre si è approvata la legge in materia di disposizioni collegate alla manovra finanziaria per l’anno 2015, presentata a luglio (Ddl 143) è evidente quindi il ritardo burocratico specie nel comma 3

Per chi volesse invece leggere il testo della legge originaria può scorrere all'art.17 QUI


mercoledì 16 dicembre 2015

Sul Corriere di Saluzzo il ringraziamento del Sindaco di Roccabruna

Le chiedo questo spazio per ringraziare, ma soprattutto
per portare a conoscenza i lettori dell’importanza del lavoro
svolto dagli operai forestali nella pulizia dei sentieri, permettendo
così la transitabilità di questa rilevante attrattiva turistica,
la meticolosa pulizia dei boschi e delle piste forestali, vie
d’accesso in caso di incendi, e infine la fondamentale rimozione
delle piante dal letto dei fiumi.
Le squadre, molto preparate sotto profilo professionale e
attente alla cura delle nostre montagne, sono aiuto primario
per le amministrazioni comunali nel mantenere un buon
ambiente.
Un grazie a tutti loro e un appello agli amministratori
regionali perchè non ci siano altri tagli in questi settori
nonostante il momento di ristrettezza economica. I soldi
investiti sul mantenimento dei boschi, sono fondi risparmiati
per ripristinare eventuali danni di possibili alluvioni.
Rinnovo i miei ringraziamenti.
Il Sindaco di Roccabruna


fonte: Corriere di Saluzzo

martedì 8 dicembre 2015

Intervento a Rossana (CN)

È in corso di ultimazione anche un intervento delle squadre forestali della Regione Piemonte, coordinate da Stefanino Agù. I lavori riguardano la pulizia e manutenzione di via Traversera, che collega con Costigliole Saluzzo e il tratto del canale che dalla frequentata Fontana Olivetta scende fino a Paralupo.



fonte: Guida

Brondello, pulizia del Bronda grazie alla squadra forestale

Si è conclusa la scorsa settimana la seconda tranche di lavori della squadra di operai forestali della Regione, coordinata da Stefanino Agú. L’intervento è stato richiesto dal Comune in quanto il torrente Bronda necessitava di essere liberato dalla vegetazione. Sono state abbattute tutte le piante, alcune di queste sbordavano addirittura sulla Provinciale.


fonte: Gazzetta di Saluzzo

lunedì 7 dicembre 2015

Castellino Tanaro (AL): Il sindaco ringrazia per la pulizia

Il sindaco Carla Merletti durante
le operazioni di pulizia
Il sindaco di Castellino Tanaro, Carla Merletti, a nome dell’Amministrazione comunale e suo personale, intende porgere un sentito ringraziamento agli operai della Squadra forestale della Regione Piemonte
“Langa Cebana” n. 95 che, insieme al coordinatore e direttore dott. Alessandro Turco, hanno lavorato alcuni giorni per portare a termine un eccellente intervento manutentivo su terreni adiacenti la Torre e su strade del Comune di Castellino Tanaro.
«L’intervento – ha detto il sindaco – ha sollevato l’Ente da un’incombenza che diversamente, con gli scarsi mezzi a disposizione, non si sarebbe potuta svolgere». Nei giorni successivi insieme ad alcuni volontari e all’operaio del Comune, si è provveduto inoltre alla pulizia e bonififica della scarpata sottostante il Municipio da ramaglie e vegetazione infestante, operazione a cui ha partecipato anche il sindaco, Carla Merletti.




fonte: Unione Monregalese

venerdì 4 dicembre 2015

Rocca cigliè (CN): ripulite le strade forestali


Nelle settimane scorse si sono conclusi i lavori di pulizia di alcune strade forestali nel concentrico di Rocca Cigliè, con funzione anche di sentieri e collegamenti in caso di emergenza.
L’attività di tagliorami e rovi ai bordi delle strade è stata svolta degli operai forestali della Squadra “Langa Cebana n. 95”, diretti dal dottor Alessandro Turco, presenza molto viva e molto importante per la salvaguardia e la tutela del territorio.
Il sindaco di Rocca Cigliè, Luigi Ferrua, a nome dell’Amministrazione comunale, ha espresso così l’apprezzamento del Comune per la perfetta esecuzione delle opere: «Con la realizzazione di questi interventi che contribuiscono alla sistemazione e manutenzione del territorio sotto l’aspetto idrogeologico, viene confermata l’importanza, unita alla validità e capacità professionali da sempre dimostrate, della squadra operai forestali “Langa Cebana 95”. Ci auguriamo che la Regione mantenga questo importante “presidio territoriale”, prezioso ed insostituibile collaboratore dei Comuni».


fonte: Unione Monregalese

giovedì 3 dicembre 2015

Ceva: operai forestali puliscono le sponde del Cevetta e del rio Mazzarelli

Si sono conclusi nei giorni scorsi due importanti interventi di pulizia sponde lungo il Torrente Cevetta nei pressi del Matetto e lungo il rio Mazzarelli in corrispondenza dei ponti stradale ed autostradale. Lʼattività degli operai forestali Langa Cebana Squadra 95, diretti dal dottor Alessandro Turco, è una presenza molto viva e molto importante per la salvaguardia, la tutela del territorio e per la messa in sicurezza di zone potenzialmente soggette ad esondazioni.
 “Langa Cebana 95” è molto efficace durante interventi di questo tipo, come per la pulizia ed il ripristino di strade forestali ed altre vie di comunicazione nei boschi.
Il sindaco Alfredo Vizio, a nome dellʼamministrazione comunale di Ceva, ha espresso così lʼapprezzamento del Comune per la perfetta esecuzione delle opere: «Con la realizzazione di questi interventi che contribuiscono alla sistemazione e manutenzione del territorio sotto lʼaspetto idrogeologico, viene confermata lʼimportanza, unita validità e capacità professionali da sempre
dimostrate, della squadra operai forestali “Langa Cebana 95” della Regione. Ci auguriamo che la Regione mantenga questo importante “presidio territoriale”, prezioso ed insostituibile collaboratore dei Comuni».

fonte: Provincia Granda