venerdì 30 marzo 2012

Dice il detto...pochi ma buoni!


Un piccolo contributo dal collega Ivan


<<Ricordati che son bastate 82 persone a rovesciare un regime>>
Così, dall'alto della sua statura, il collega V. cercava di sdrammatizzare le considerazioni di un gruppetto di operai forestali riguardo alla poca affluenza del personale “a rischio lavoro” un giorno di assemblea, quando l'apprensione per il nostro futuro si faceva sentire.
Non che qui ci siano regimi e rivoluzioni, ben inteso, ma effettivamente su 272 operai stagionali (si arriva a 5oo circa conteggiando anche i fissi) solo pochi hanno partecipato costantemente alle diverse iniziative (manifestazioni, assemblee) organizzate.

Da qui una riflessione:
che ne sarebbe stato del nostro destino, se il 17 Gennaio, alle dichiarazioni dell'Assessore Sacchetto riguardo la carenza dei fondi, avessimo accettato, seppur a malincuore, che le risorse erano ridotte e bisognava sottostare al fatto del non-rinnovo dei contratti?
Se i sindacati non avessero allarmato i colleghi e organizzato le iniziative?
Se non si fosse accesa la scintilla che ha provocato l'azione da parte nostra e di tutti coloro che al nostro caso ci han tenuto?
Chi si sarebbe accorto di noi?
Credo che nessuno si sarebbe preoccupato più di tanto per il nostro impiego e per il nostro servizio alla collettività, se non qualche ragionevole, sindaco...
Non che questo voglia essere un elogio all'operato dei sindacati, che sia in ambito forestale sia in precedenti esperienze lavorative, hanno spesso deluso le mie (e di altri) aspettative, forse per semplice disinteresse 
(...o che altro?) anche quando si trattava di “segnare a porta vuota”.
Ma questa volta almeno, la loro parte l'hanno fatta, poi il problema è stato risolto a livello politico, ma non certamente grazie all'assenza ed al silenzio di centinaia di colleghi, che anche quest'anno verranno richiamati a lavorare.
Ricordiamoci dunque di questi fatti, considerando l'importanza di compiere sempre un'azione per cambiare (o almeno tentare) le cose.
Sono bastate 82 persone a cambiare un destino? Anche...

giovedì 29 marzo 2012

Verbale dell'osservatorio della stagione 2012

Grazie alla collaborazione dei colleghi, è disponibile nella sezione download il verbale dell'osservatorio di Lunedì scorso, quando si sono decise le sorti degli operai forestali per la stagione 2012.

Al via le prime visite

A breve tutti i lavoratori interessati saranno avvisati per quel che riguarda la visita medica pre-assunzione.


Ad Albano Vercellese si terrà il giorno 12 Aprile, e il giorno 19
A Molare il 3 Aprile

le date delle visite sono parziali, in base alle segnalazioni ricevute e in continuo aggiornamento

mercoledì 28 marzo 2012

lunedì 26 marzo 2012

164 giornate, entro Maggio si inizia

164 giornate, entro il 2 Maggio.
Questo è quanto dovrebbe essere emerso dall'osservatorio tenutosi oggi a Torino.
E' stato raggiunto l'obiettivo di far lavorare tutti anzichè solo una parte di operai come si presumeva essere l'intenzione del Dirigente del Settore.
Mercoledì comunque è prevista la firma per la delibera di giunta per smobilizzare la cifra prevista per il bilancio.
Da indiscrezioni pare esserci stata una certa titubanza da parte della nostra amministrazione, ma questo con riserva, dato che i dettagli dovranno essere ancora resi noti.
E' da notare come la stagione quest'anno sarà più...stretta,  nel senso che iniziando a maggio avremo meno mesi per lavorare 164 giornate.
L'assessore Sacchetto ha aggiunto infine che sarebbe sua intenzione stabilizzare 31 persone a tempo indeterminato, altre voci parlano di 40 lavoratori
Il consiglio dei sindacati è comunque quello di tenere alta la guardia, qualora fosse solo un contentino per quest'anno.....
A presto per eventuali aggiornamenti

26 marzo 2012 - OGGI L'OSSERVATORIO

TORINO - Ore 16, si terrà l'osservatorio per pianificare, finalmente, i lavori per la stagione 2012.
Fino ad ora sappiamo che potranno partire i cantieri sostenuti dal PSR e il fattore critico qui,
è che il progetto non possa garantire a tutte le aquadre un cantiere ossia il lavoro.
Si potrebbe quindi configurare l'ipotesi che alcuni lavoratori possano essere "chiamati" al lavoro mentre altri no.
Questa situazione, inaccettabile per le sigle sindacali, determinerebbe l'ennesima dichiarazione di sciopero e richiamerebbe tutti i lavoratori a scendere in piazza per l'ennesima manifestazione.
Sperando che tutto ciò non avvenga, attendiamo la conclusione in serata dell'osservatorio e...

TENIAMOCI PRONTI !

domenica 25 marzo 2012

CORSI F3 E F4

Si terranno a Varallo, in Valsesia, i corsi di "utilizzo in sicurezza della motosega nelle operazioni di allestimento e abbattimento" organizzati da Formont (sede di Piazza Calderini, 10 - Varallo) grazie ai contributi della Unione Europea nell'ambito del PSR 2007- 2013 misura 111.2) tramite la Regione Piemonte, con istruttori provenienti dalla Valtellina e di scuola svizzera
Le iscrizioni sono aperte e i corsi sono gratuiti, la durata di ognuno è di 40 ore (5 giorni) di cui il primo di teoria.
Le ammissioni ai corsi avvengono però tramite una selezione e sono rivolti a operatori del settore forestale piemontese pubblici o privati, purchè operanti e residenti in Piemonte.
Sono ammessi i titolari e dipendenti delle ditte regolarmente iscritte alla Camera di Commercio che svolgono attività di abbattimento, coltivazione di alberi, forestazione, selvicoltura, gestione terreni boschivi, giardinaggio e cura delle aree verdi.
Sono ammessi al corso F3 coloro che hanno conseguito con profitto il modulo F2, così come per il modulo F4 bisogna aver consewguito l' F3.
Data la forte richiesta di partecipazione, è anche probabile che il orso F4 sia sostituito da un secondo F3.
Per informazioni rivolgersi a Formont - Sig. Maritano Paolo Tel. 011.4241205

LE DATE:
  • Corso F3: selezione mercoledì 28 Marzo 2012; lezioni dal 2 al 6 Aprile 2012
  • Corso F4: selezione mercoledì 2 Maggio 2012; lezioni dal 7 al 11 Maggio 2012
 L'ISCRIZIONE COME PRIVATI

E' necessaria una pre-iscrizione sul sito
http://www.regione.piemonte.it/foreste/cms/it/sifor/albo.html
al servizio denominato "Albo imprese e operatori forestali del Piemonte"
Poi trasmettere via e-mail (paolo.maritano@formont.it) o via  FAX (011.4509090) copia dei seguenti documenti:

  • Copia della registrazione alla CCIAA per le imprese;
  • Documento di identità
  • Codice fiscale

Al primo giorno dovranno inoltre essere presentati:
  • certificato medico di idoneità al lavoro forestale (vanno bene gli ultimi esiti della visita medica annuale purchè non sia decorso un anno) diversamente un certificato di sana e robusta costituzione del proprio medico
  • Copertura assicurativa contro danni propri e a terzi per attività forestale (di 5 giorni)

Ovviamente tutti questi ultimi passaggi non riguardano gli operai che parteciperanno ai corsi direttamente iscritti dal datore di lavoro Regione Piemonte

mercoledì 21 marzo 2012

il 23 Marzo 2012 - Assemblea a Torino

Il SERMIG in Piazza Borgo Dora 61 a Torino


Si terrà a Torino il 23 Marzo 2012 l'assemblea prevista con le comunità montane.
L'incontro è previsto per le ore 15 al SERMIG in Piazza Borgo Dora 61.
Come anticipava il segretario regionale Flai CGIL Valter Crespo in occasione del presidio tenuto sotto il palazzo della Regione a Vercelli il 16 marzo scorso:

il 23 (marzo) faremo questo passaggio con le comunità montane...il problema non è solo nostro o di chi lavora...il problema è anche di chi governa la montagna che vede mancare le risorse quindi io penso che le comunità montane abbiano tutto l'interesse che il lavoro dei forestali vada avanti e si sviluppi ulteriormente, quindi confido che ci daranno una mano nella battaglia che stiamo facendo per le risorse, quindi faremo questo passaggio con le comunità montane dopodiché è chiaro che nel momento in cui comincia la discussione di bilancio in Regione lì dovremmo sparare tutto il fuoco possibile e immaginabile a meno che ci sia già la soluzione prima >



                                                      PARTECIPIAMO NUMEROSI


il 26 Marzo 2012 - Finalmente l'osservatorio...

 Spett. FAI CISL – Regionale
c.a. sig. Ghia Evaristo
fax 0116505791 Via S.Anselmo, 11 10125 TORINO

Spett. FLAI CGIL – Regionale
c.a. sig.ra Anna Poggio
fax 0112442267 Via Pedrotti, 5 10155 TORINO

Spett. UILA UIL – Regionale
c.a. sig. Meineri Giuseppe
fax 017333050 Corso F.lli Bandiera, 13 12051 ALBA (CN)

All’Assessore all’Agricoltura e Foreste Claudio Sacchetto sede TORINO

Al Direttore Regionale OO.PP. Difesa del Suolo Economia Montana e Foreste Vincenzo Coccolo sede TORINO
 Oggetto: ART. 4 C.I.R. Addetti ai Lavori di Sistemazione Idraulico-Forestale e Idraulico-Agraria – Convocazione Osservatorio Regionale.

Con la presente si comunica che Lunedì 26 marzo 2012 alle ore 16.00 presso la sede dell’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte – Corso Stati Uniti, 21 – 2° Piano, è convocato l’Osservatorio Regionale con il seguente ordine del giorno:

1. Apertura Cantieri Forestali 2012;
2. Varie.

Cordiali saluti Il Dirigente del Settore
Dr. Francesco Caruso

16 Marzo 2012 - Presidio forestali a Vercelli



Vercelli - Un presidio per difendere il proprio lavoro: questo è quello che hanno organizzato gli operai forestali impiegati sul territorio per oggi, tra le 10 e le 12, davanti alla sede della Regione a Vercelli. Lo scopo della manifestazione è quello di protestare per la mancata assunzione di 100 operai, che da tempo vanno avanti con contratti a tempo determinato annuali. I tagli apportati dall’Assessorato regionale all'Agricoltura e Foreste nel bilancio regionale per l'anno 2012 non hanno permesso il rinnovo di questi contratti. Un problema grave, nota la CGIL, sia perché questi lavoratori sono altemente profesionalizzati e svolgono un importante lavoro di prevenzione e salvaguardia del territorio collinare e montano, sia perché molte famiglie di alta montagna perderanno l’unica fonte di reddito. L’obiettivo della manifestazione è quindi quello di mobilitare la Regione affinché si trovino i fondi per garantire il lavoro degli operai, la sopravvivenza delle famiglie e la tutela del territorio.

Venerdí 16 Marzo 2012 

fonte:
http://www.novara.com/?Section=News&tplBgContainer=1&Tools=WAPPS&Filters=SeqId,10399

19 Marzo 2012 - RISSO (FAI CISL): LA REGIONE PIEMONTE RISOLVA LA VERTENZA DEI LAVORATORI FORESTALI


Claudio Risso FLAI CISL

La mancata contrattualizzazione dei 275 lavoratori Operai Forestali a tempo determinato del Piemonte è un fatto grave e inaccettabile che va immediatamente sanato. Lo dichiara Claudio Risso – Segretario nazionale della Fai Cisl – che prosegue: “l’Assessore Regionale convochi subito il sindacato per dare corso alle opportune soluzioni. Non si risolvono i problemi delle finanze regionali tagliando le risorse al sistema forestale. Significa avere una visione miope e senza un respiro strategico, sia per la fondamentale attività di protezione e manutenzione idrogeologica del territorio che i lavoratori forestali svolgono e sia perché non si concepisce l’attività forestale come possibile volano per lo sviluppo del territorio pensando ad una nuova centralità dei territori rurali e montani e a politiche ambientali ed energetiche come driver per il loro sviluppo, tema rilanciato con forza dopo l’esito della recente consultazione referendaria, che ha fatto riemergere con forza la necessità di un nuovo piano energetico nazionale, al quale il sistema eco, montano, ambientale, forestale con i propri lavoratori può e deve dare un fondamentale contributo”.
“Con queste convinzioni – conclude Risso - continueremo con fermezza a chiedere alla Regione Piemonte di avviare al lavoro tutti gli operai forestali a tempo determinato del Piemonte”.

fonte:
FAI CISL.it

19 Marzo 2012 - FLAI CGIL REPLICA A BOERI SU INDENNITA’ DISOCCUPAZIONE AGRICOLA



(AGENPARL) - Roma, 19 mar - “È una gran brutta cosa parlare ignorando situazioni e realtà del settore agricolo. Dalle notizie che si hanno al momento l’indennità di disoccupazione agricola sembra che rimarrà invariata e questo è un bene perché, come conferma lo stesso Boeri, si tratta di uno strumento di integrazione al reddito, calcolato in base alle giornate lavorate nell’anno precedente”. Lo dichiara in una nota Stefania Crogi, Segretario Generale Flai Cgil. “Cioè uno strumento – e questo Boeri sembra ignoralo – pensato proprio per il settore agricolo, nel quale strutturalmente ci sono periodi di inattività e quindi con forte stagionalità. Uno strumento senza il quale ci sarebbe una vera e propria fuga dalle campagne”. Inoltre, prosegue Stefania Crogi, “è evidente che si tratta di uno strumento agito in una sfera di grande precarietà e riferito a lavoratori e lavoratrici, che ancora oggi, svolgono un lavoro estremamente faticoso, e spesso lo fanno in condizioni di sottosalario, di sfruttamento, di vera schiavitù, basti pensare alle condizioni in cui vengono fatti lavorare gli immigrati”. “Allora – conclude il Segretario Generale della Flai Cgil - dovremo farla finita di svolgere un ruolo di liberi pensatori e di opinionisti in libertà. Anche perché il confronto in atto sulla riforma del mercato del lavoro è delicato e importantissimo, ed è necessario lasciarlo svolgere a chi è deputato a farlo, come stanno facendo anche in queste ore i sindacati. Per questo dico: caro Boeri fai una riflessione in più e una dichiarazione in meno, e comunque con un approfondimento maggiore dell’argomento".

NOVARA. SCETTICI I SINDACATI : NON CI SONO ANCORA STATE NEMMENO LE VISITE MEDICHE ''L'aumento dei canoni idrici salvera' gli operai forestali'' La Regione si impegna per garantire i contratti dei 522 lavoratori

15 Marzo 2012

Un ordine del giorno approvato all'unanimita' dal Consiglio regionale, utilizzando l'aumento delle tariffe dei canoni idrici, potrebbe salvare i posti di lavoro a tempo determinato degli addetti del settore forestale. Il documento e' stato sottoscritto da oltre da oltre 40 consiglieri regionali tra i quali il primo firmatario e' il presidente dell'assemblea regionale Valerio Cattaneo.
Viene stabilito che «il Consiglio regionale del PIEMONTE impegna il presidente della Giunta regionale e gli assessori competenti a valutare l'opportunita' di incrementare le tariffe dei canoni idrici per la concessione della produzione di energia idroelettrica in misura tale da determinare un aumento degli introiti della Regione che permettano di risolvere il problema».
Gli oltre 8 milioni di euro necessari per finanziare l'attivita' svolta dagli operai FORESTALI verrebbero reperiti tramite un adeguato incremento dei canoni idrici per la produzione di energia idroelettrica dal momento che la professionalita' dei FORESTALI e' indispensabile per prevenire calamita' ed eventi catastrofici nelle zone montane e di pianura del territorio regionale.
In PIEMONTE operano 522 FORESTALI: di questi 260 hanno un contratto a tempo indeterminato.
Nelle realta' territoriali di Novara e del Vco i FORESTALI attivi sono 77. Quaranta sono assunti a tempo indeterminato e 36 a tempo determinato. Per la gestione amministrativa c'e' anche un impiegato. «Non condividiamo l'ottimismo dei consiglieri regionali - dicono Anna Poggio della FlaiCgil e Gabriella Mele della Fai Cisl -. Dal primo marzo chiediamo la convocazione dell'osservatorio al quale partecipano i rappresentanti di FlaiCgil, Fai Cisl, Uila per apprendere dall'assessore Sacchetto le soluzioni che la Regione intende adottare per preservare i contratti a tempo determinato. I cantieri iniziano ad aprile e i lavoratori non sono stati chiamati nemmeno a sottoporsi alla consueta visita medica. Sono impegnati nelle prime incombenze stagionali i lavoratori a tempo indeterminato ma sono in grado di occuparsi del solo 50% di quanto sarebbe necessario». Sottolinea Cattaneo: «La mia proposta che e' stata condivisa subito dai colleghi del Vco prende spunto dal fatto che la produzione di energia idroelettrica dell'Enel e di altri soggetti privati e' un'attivita' che rende parecchio anche perche' nella maggior parte dei casi gli investimenti sono gia' stati ammortizzati».

fonte:
La Stampa, ed.Novara 15-3-2012  pag.51

13 Marzo 2012 - L'ordine del giorno approvato in Consiglio Regionale






13 Marzo 2012 - Approvato l'ordine del giorno proposto dal Presidente Cattaneo

Sostegno ai lavoratori del settore forestale – Approvato all’unanimità l’ordine giorno proposto da Valerio Cattaneo (1° firmatario) sottoscritto da oltre 40 Consiglieri regionali.



Nella seduta odierna del Consiglio regionale del Piemonte, è stato approvato all'unanimità l'ordine giorno proposto da Valerio Cattaneo (1° firmatario) sottoscritto dai Consiglieri del VCO Reschigna - Marinello e De Magistris, nochè da oltre 40 Consiglieri regionali, riguardate il sostegno ai lavoratori del settore forestale.
In particolare, con questo documento, il Consiglio regionale del Piemonte impegna il Presidente della Giunta regionale e gli Assessori competenti "...a valutare l'opportunità di incrementare le tariffe dei canoni idrici per la concessione della produzione di energia idroelettrica in misura tale da determinare un aumento degli introiti della Regione che permettano da un lato, di risolvere la problematica occupazionale dei lavoratori forestali di cui in premessa e, dall'altro, di mantenere il corretto equilibrio ambientale del nostro territorio."
"Sono molto soddisfatto per questo importante passaggio in Consiglio regionale - commenta Valerio Cattaneo - perché era fondamentale ribadire la necessità di sostenere e tutelare questi profili professionali, indispensabili al fine di prevenire calamità ed eventi catastrofici nel territorio del Piemonte.
La mia proposta, condivisa in primis dai colleghi del VCO e poi da moltissimi Consiglieri che ringrazio, prende spunto dalla considerazione che la produzione di energia idroelettrica di Enel e altri soggetti, sulla base delle concessioni idroelettriche, costituisce un'attività ad alta redditività poiché nella maggior parte dei casi, i relativi investimenti in molti casi sono già ammortizzati da anni.
Inoltre l'attività di produzione dell'energia idroelettrica si basa sull'utilizzo di una risorsa naturale di importanza primaria per il territorio e, quindi, strettamente connessa alla corretta gestione del territorio stesso. Da qui l'iniziativa di reperire gli oltre 8 milioni di euro necessari per finanziare sia l'attività svolta dagli operai forestali attraverso un adeguato incremento dei canoni idrici per la produzione di energia idroelettrica.
Oggi - conclude Cattaneo - , ho già avuto modo di confrontarmi con gli Assessori Sacchetto e Ravello che si sono resi disponibili a valutare questa proposta di intervento; ed in particolare l'Assessore Ravello, si è dichiarato pronto a valutare questa ed eventuali altre opportunità, per reperire le risorse necessarie per sostenere e garantire la prosecuzione dell'attività dei forestali."

fonte:
http://www.valeriocattaneo.it/index.php?method=section&action=zoom&id=1527

15 marzo 2012 - Rosanna Valle (PdL) per i forestali




Il Pdl al fianco dei potenziali disoccupati forestali. Il consiglio regionale, tra cui Rosanna Valle della circoscrizione di Asti, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sul sostegno ai lavoratori del settore forestale. La situazione economica finanziaria della Regione, causata tra l’altro dai mancati trasferimenti dello Stato, ha determinato un taglio di 8,25 milioni di euro che corrisponde a oltre il 50% delle risorse finanziarie destinate alle squadre forestali, mettendo così a rischio la contrattualizzazione di 275 operai a tempo determinato che da anni operano nel settore. “Questi tagli – sottolinea Valle – potrebbero incidere in modo fortemente negativo sul delicato assetto ambientale e idrogeologico del nostro territorio e per questo è necessario intervenire per risolvere una situazione che interessa non soltanto per gli operatori forestali, ma tutta la collettività. Con l’ordine del giorno approvato il Consiglio impegna il presidente e la giunta regionale a valutare l’opportunità di incrementare le tariffe dei canoni idrici per la concessione della produzione di energia idroelettrica in misura tale da determinare un aumento degli introiti della Regione che permettano, da un lato di risolvere la problematica occupazionale dei lavoratori forestali e dall’altro di mantenere il corretto equilibrio ambientale del territorio”.
L’attività delle squadre forestali - conclude Rosanna Valle – che è indispensabile per garantire l’assetto del territorio, fornisce un aiuto concreto alle istanze che provengono dai tanti piccoli comuni della nostra realtà, soprattutto in situazioni di emergenza. I pesanti danni provocati dalla tromba d’aria che si è abbattuta su Capriglio nello scorso mese di luglio, solo per citare un esempio, sono stati affrontati in modo egregio, soprattutto dalle squadre di operai forestali che si sono date da fare con un intervento preciso e tempestivo: il lavoro di questi operatori deve perciò essere salvaguardato, per non perdere professionalità di alto livello e per consentire a tutta la collettività un servizio di fondamentale importanza”.

fonte: QuotidianoPiemontese.it

Lavori a Oleggio Castello

Oleggio Castello
Lavori all'area verde vicino al cimitero In corso la messa in sicurezza delle aree boschive comunali tra il cimitero di Mercurago e la strada per Oleggio Castello.
L'obiettivo e' creare un'area a prato davanti al camposanto e migliorare le condizioni del bosco, pulendo il verde dalla vegetazione infestante.
Verra' inoltre messo in sicurezza il filare di robinie sulla via per Oleggio.
Il progetto, elaborato da un agronomo, e' in via di realizzazione da parte degli operai forestali della Regione.

fonte:
La Stampa, ed.Novara 9-3-2012 pag.55

APPELLO CONGIUNTO DI SINISTRA UNITA E «INSIEME PER CREVOLA» ''Salviamo gli operai forestali La Regione non tagli i fondi''




«Salviamo gli operai forestali ed evitiamo effetti devastanti per le nostre zone in caso di alluvione» .
L'appello arriva da Sinistra Unita e gruppo consiliare di opposizione «Insieme per Crevoladossola».
Chiedono il reintegro dei fondi per rinnovare i contratti degli operai forestali, messi a rischio dai tagli decisi dalla Regione.
Anche il Consiglio comunale di Domodossola aveva all'ordine del giorno un documento con cui il Pdl chiedeva di prendere posizione contro i tagli dei forestali. E' stato rinviato alla prossima seduta.
Ora il gruppo di Sinistra Unita rilancia l'sos. «Si corre il rischio di parlarne a cose fatte - spiega il consigliere comunale Massimo Di Bari - Le prossime settimane sono cruciali per capire le sorti di decine di operai.
Se non si ridimensionano i tagli, a fine marzo non partiranno i lavori programmati per il 2012».
I forestali, sia quelli regolarmente assunti (nel Vco sono 79) che gli stagionali (sono 42), sono divenuti un punto di riferimento delle amministrazioni locali per la pulizia di corsi d'acqua e versanti montani.
L'operato annuale della squadra dell'Ossola e' in media di oltre 200 chilometri d'interventi sui sentieri e 80 nei corsi d'acqua, piu' la manutenzione delle piste e i rimboschimenti nelle aree dove ci sono stati incendi.
Dice Sinistra Unita: «E' l'ennesimo passo che porta alla cancellazione delle gia' magre risorse destinate alla manutenzione del territorio e alla prevenzione dal rischio idrogeologico. Non scordiamo il taglio gia' avvenuto nel 2009 del 30% alle risorse delle Comunita' montane per la difesa dell'assetto idrogeologico.
E che dire dei tagli dei fondi regionali per opere idraulico forestali? Per il Vco, nel 2010, non e' stato finanziato nessun intervento e nel 2011 sono stati finanziati meno del 20% degli interventi programmati. Stiamo scivolando verso l'azzeramento dei fondi destinati alla prevenzione dai rischi alluvionali.
Una logica folle che in territori come l'Ossola potrebbe avere effetti devastanti».
Stesso appello arriva dal gruppo «Insieme per Crevola» che ha presentato un ordine del giorno: «Per il nostro territorio gli interventi degli operatori forestali sono preziosi e indispensabili per prevenire possibili dissesti» dice il consigliere Domenico Mallone. E aggiunge: «Il Consiglio deve attivarsi per scongiurare il taglio alle risorse deciso dalla Regione, che comporterebbe l'abbandono della pulizia dei fiumi».

fonte:
La Stampa, ed.Verbania 2-3-2012 pag.53

Marzo 2012 - Dichiarazione di Angela Motta (PD)

OPERAI FORESTALI. ANGELA MOTTA (PD):
“LA REGIONE AUMENTI I CANONI IDRICI PER GARANTIRE IL LAVORO DEI FORESTALI E LA PREVENZIONE AMBIENTALE ”.
Dichiarazione di Angela MOTTA (PD)


La Regione deve valutare l’ipotesi di incrementare le tariffe dei canoni idrici per la produzione di energia idroelettrica in misura tale da determinare un aumento degli introiti regionali che permettano di risolvere la problematica occupazionale dei lavoratori forestali e di mantenere il corretto equilibrio ambientale del nostro territorio: è quanto prevede un Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte.
Spiega  il Consigliere regionale Angela MOTTA (PD), tra i firmatari del documento: “A causa dei mancati trasferimenti statali e dei tagli regionali alcune centinaia di operai forestali, legati da anni alla nostra Regione da un contratto a tempo determinato, rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Da un lato è preoccupante la situazione personale di questi lavoratori e delle loro famiglie,  dall’altro lato è gravissimo il fatto che possa venir pregiudicata l’attività da loro svolta a difesa dell’assetto idrogeologico delle zone montane e collinari del Piemonte. Il PD aveva chiesto alla Giunta di trovare le risorse necessarie per dare garanzie agli operai forestali fissi e per rinnovare i contratti di quelli stagionali, in modo da garantire i posti di lavoro di queste persone difendendo allo stesso tempo l’ambiente e il territorio”.
“L’Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Regionale è un atto molto importante – prosegue il Consigliere regionale Angela MOTTA – poiché con l’aumento dei canoni idrici sarà possibile reperire gli oltre 8 milioni di euro necessari per finanziare sia l’attività dei forestali sia per adottare le misure necessaria per la prevenzione del rischio idrogeologico”.


Angela MOTTA
Consigliere Regionale PD

Angela Motta sulla questione dei forestali

Operai forestali. Angela Motta (Pd): La regione ripristini i fondi: bisogna salvare i posti di lavoro e l'ambiente.


Alcune centinaia di operai forestali, legati da anni alla nostra Regione da un contratto a tempo determinato, rischiano nel 2012 di perdere il loro posto di lavoro. E´ quanto ammesso dallo stesso Assessore regionale Claudio Sacchetto in Commissione. Anche in questo caso colpisce il pressapochismo e la leggerezza della Giunta regionale e dell’Assessore; quest’ultimo aveva incontrato le organizzazioni sindacali nel novembre 2011, annunciando la trasformazione di 30 contratti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato e assicurando che, anche quest’anno, sarebbero stati confermati i 272 contratti di lavoro a tempo determinato.
Ora, invece, l´Assessore Sacchetto dichiara che, se nel corso della discussione sul Bilancio non saranno reperiti 7/8 milioni di euro, non sarà possibile confermare i contratti di lavoro a tempo determinato, con tutte le conseguenze che una tale decisione comporterebbe non solo per quanto riguarda l´occupazione, ma anche per lo sviluppo di quelle attività soprattutto di prevenzione nelle quali questi lavoratori vengono impiegati d´intesa con i Comuni e le Comunità montane.
Siamo di fronte a una situazione davvero allarmante, poiché se in sede di approvazione del Bilancio non verranno reperite le risorse necessarie non solo non potranno essere rinnovati i contratti dei ‘forestali stagionali’, ma diventerebbe difficile anche riuscire a pagare i salari dei forestali a tempo indeterminato.
Da un lato è preoccupante la situazione personale di questi lavoratori che si ritroveranno con le loro famiglie da un giorno all’altro senza un introito economico in un momento già particolarmente difficile per l’occupazione e l’intera economia piemontese. Dall’altro lato è gravissimo il fatto che tutta l’attività che questi lavoratori svolgevano fino ad oggi a difesa dell’assetto idrogeologico delle zone montane e collinari del Piemonte non verrà più svolta.
 La loro, infatti, una importante attività di manutenzione del territorio, che consiste ad esempio nella costruzione o nel recupero di piste e sentieri, nel ripristino del deflusso corretto delle acque attraverso il taglio della vegetazione lungo l´alveo e le sponde dei corsi d´acqua e nelle aree attigue. Un intervento quest’ultimo la cui importanza è purtroppo divenuta quanto mai attuale in queste settimane. Sono di competenza degli operai forestali anche le attività di valorizzazione e conservazione delle aree forestali, come i rimboschimenti, le cure colturali o le conversioni e le bonifiche a seguito di avversità climatiche o attacchi parassitari. Infine, provvedono anche alla gestione dei vivai forestali, il cui scopo è di produrre piantine certificate per il recupero ambientale, ad esempio, e per l´ingegneria naturalistica. Con la loro attività queste persone offrono un importante sostegno ai singoli Comuni, spesso molto piccoli, e a corto di finanziamenti.
Se a questo si aggiunge che, ormai a fine gennaio, non è stata ancora rinnovata la convenzione per il 2012 della Regione Piemonte con la Guardia forestale, che a nome della Regione si occupa di importanti aspetti della lotta agli incendi e di salvaguardia del territorio, e che comunque, se verrà rinnovata, sembra lo sarà a cifre inferiori rispetto al passato, emerge in modo del tutto evidente l’incapacità di questo assessore e della Giunta di far fronte agli impegni che comporta una corretta politica della montagna e dell’assetto idrogeologico. Sono assenze che rischiamo di pagare duramente nel prossimo futuro.
Per queste ragioni il Gruppo del PD ha presentato un’Interrogazione con la quale si chiede alla Giunta di trovare le risorse necessarie per dare garanzie agli operai forestali fissi e per rinnovare i contratti di quelli stagionali, in modo da garantire i posti di lavoro di queste persone difendendo allo stesso tempo l´ambiente e il territorio.
Asti,   24-01-2012

fonte:
http://www.angelamotta.it/stampa.php?piemonte=operai-forestali

martedì 20 marzo 2012

16 Febbraio 2012 - Rocchino Muliere Consigliere Regionale (PD)

Rocchino Muliere (PD)
«Meno forestali territorio a rischio» L'annuncio con cui l'assessore regionale all'agricoltura Sacchetto ha comunicato in Commissione e ai sindacati che non verranno rinnovati i contratti per 272 operai forestali del Piemonte e' particolarmente grave.
Da un lato e' preoccupante la situazione personale di questi lavoratori che si ritroveranno con le loro famiglie da un giorno all'altro senza un introito economico in un momento gia' particolarmente difficile per l'occupazione e l'intera economia piemontese.
Dall'altro lato e' gravissimo il fatto che tutta l'attivita' che questi lavoratori svolgevano fino ad oggi a difesa dell'assetto idrogeologico delle zone montane e collinari del Piemonte da loro non verra' piu' svolta. Stiamo parlando di almeno la meta' degli operai forestali addetti a queste buone pratiche, la loro assenza pesera' pesantemente.
La discussione sul bilancio 2012, ancora in corso, non fa comunque ben sperare sulle risorse che la Giunta intende affidare al settore, che allo stato dei fatti risultano fortemente ridimensionate.
Se a questo si aggiunge che ancora a fine gennaio non era stata rinnovata la convenzione per il 2012 della Regione Piemonte con il Corpo forestale dello stato, che a nome della Regione si occupa di importanti aspetti della lotta agli incendi e di salvaguardia dell'assetto idrogeologico, e che comunque, se verra' rinnovata, sembra lo sara' a cifre inferiori rispetto al passato, emerge in modo del tutto evidente l'incapacita' di questo assessore e della Giunta di far fronte agli impegni che comporta una corretta politica della montagna e dell'assetto idrogeologico. Sono assenze che rischiamo di pagare duramente nel prossimo futuro.

ROCCHINO MULIERE, CONSIGLIERE REGIONALE PD ALESSANDRIA

fonte:
La Stampa, ed.Alessandria 16-2-2012 pag.68

15 Febbraio 2012 - Alla Mandria

NOI TAGLIAMO GLI ALBERI VOI CI TAGLIATE LE GAMBE



Presidio dei precari agro forestali della Regione Piemonte alla Mandria
In Piemonte ci sono circa 500 lavoratrici e lavoratori del settore agro-forestale che si occupano
della manutenzione del territorio della nostra regione. Più della metà (260 per l'esattezza) sono
precari che lavorano da marzo a novembre. Vengono assunti ogni anno, ed ogni anno vengono licenziati.

Ora la Regione Piemonte ha deciso di lasciarli definitivamente a casa; mancano i sei milioni di
euro necessari ai loro stipendi. Naturalmente la Regione Piemonte ha ritenuto che lo stipendio
di queste lavoratrici e lavoratori fosse una delle spese che in periodo di crisi si possono tagliare
senza conseguenze.
Peccato che queste lavoratrici e lavoratori siano quelli che garantiscono la sicurezza di una
regione ai primi posti in Italia per rischio idrogeologico; peccato che se le alluvioni e le frane
che ci hanno tormentato in questi anni hanno fatto relativamente pochi danni il merito sia di
questi lavoratori; peccato che mandandoli a casa non faranno danno solo ai lavoratori e alle
loro famiglie ma alla sicurezza di tutti gli abitanti di questo territorio.
L'assessore Sacchetto, patron leghista delle politiche agro-forestali, non ha nemmeno avuto il
coraggio di affrontare i problemi giustamente posti da questi lavoratori che ha deciso di
mandare a casa.
Mercoledì 15, nel corso della visita alla Mandria del presidente regionale Cota, abbiamo potuto
urlare in faccia a chi ci governa la nostra rabbia per la cancellazione del nostro lavoro e di
quanto abbiamo fatto per tutta la comunità.
Martedì 21 alle 15 ci siamo riuniti sempre alla Mandria per dare continuità alla nostra protesta.
Noi non ci fermeremo fino a quando i nostri posti di lavoro non saranno garantiti e fino a
quando non sarà restituita dignità al nostro lavoro.
Chiediamo a tutti i cittadini di portare la loro solidarietà perché la lotta per il nostro posto di
lavoro non riguarda solo il nostro futuro ma la sicurezza di tutti e di tutte.

Per la CUB Pubblico Impiego
Cristina Schiaretti

12 Febbraio 2012 - Domodossola, protesta contro i tagli ai forestali



Ordine del giorno della Comunita' montana delle Valli dell'Ossola contro i tagli decisi dalla Regione sugli operai forestali.
Nel documento la Comunita' esprime la preoccupazione e chiede di garantire maggior tutela ai posti di lavoro dei forestali. I tagli mettono a rischio 79 operatori nel Vco

fonte:
La Stampa, ed.Novara12-2-2012 pag.56

10 Febbraio 2012, DINO MATTEODO Sindaco di Frassino, contro il taglio degli operai forestali



"Si apprende che nelle scorse settimane il competente Assessorato della Regione Piemonte ha comunicato alle organizzazioni sindacali l’intenzione di non rinnovare, a partire dal mese di aprile 2012, il contratto di lavoro ad oltre 270 operai forestali", scrive Dino Matteodo, sindaco di Frassino, all'assessore regionale Claudio Sacchetto, al  Presidente della Comunità Montana Valli del Monviso, al Presidente del Consorzio B.I.M. del Varaita e ai Sindaci dei Comuni della valle Varaita.
"Ciò significa che circa la metà degli operai forestali operanti sul territorio montano della nostra Regione, tutti quelli che non godono di un contratto a tempo indeterminato, non verranno più riassunti e la montagna piemontese vedrà fortemente ridotto un altro prezioso servizio che da le veniva garantitoA quanto pare la Regione conta così di risparmiare circa 8 milioni di euro all’anno!
Di fatto è un risparmio a tutto danno del territorio montano, in quanto gli operai forestali della Regione Piemonte operano per la regimazione dei fiumi e dei rii laterali, per attività di miglioramento boschivo, per la manutenzione di strade e piste forestali, ecc.. Tutti lavori che verranno fortemente ridotti, quando non del tutto soppressi. Inutile dire che tali scelte non tarderanno a farsi sentire, anche in pianura, ed a pesare anche sulle stesse finanze regionali, in termini di oneri per riparazione di danni alluvionali. Di fatto professionalità importanti per il territorio montano, professionalità costruite in anni di lavoro, vengono abbandonate; molte di queste maestranze lasceranno la montagna con le loro famiglie.
Infine, questa scelta si va ad aggiungere ad altre operate dalla Giunta regionale, pesantissime per la montagna piemontese: vedasi il taglio lineare dei trasporti pubblici, vedasi gli interventi sui servizi sociali, vedasi soprattutto la scelta politica di chiudere le comunità montane e di destinare altrove i fondi che a queste venivano erogate e di privare la montagna di altri cinquecento posti di lavoro, anche queste sono professionalità che si rischia di perdere.
In tutti questi casi si tratta di tagli lineari che non prevedono alcuna riflessione con il territorio, che non ipotizzano neanche di trovare soluzioni organizzative diverse. Nello specifico degli operai forestali sarebbe interessante il confronto; sarebbe interessante verificare la possibilità da parte della Regione di percorrere strade alternative di investimento nel settore forestale e della manutenzione del territorio, favorendo magari il passaggio di quegli operai a lavori forestali, attraverso la formazione di cooperative ed al finanziamento di progetti regionali mirati, progetti in cui questi lavoratori possano trovare nuove strade occupazionali, considerando che professionalità di quel tipo non si possono buttare.
Per le ragioni sopra esposte mi permetto, in qualità di sindaco di un comune montano, - conclude Matteodo - un comune in cui gli operai della Regione negli anni hanno svolto mansioni importanti e preziose, delle quali abbiamo sempre dato atto, di chiedere all’Assessore regionale competente di ritirare la decisione del licenziamento (Poiché di licenziamento si tratta) delle suddette maestranze e di avviare un confronto con il territorio, in particolare con le comunità montane, per individuare soluzioni che nel tempo siano più compatibili con le finanze regionali, ma che assicurino manutenzione del territorio e valorizzazione del patrimonio boschivo."

fonte:
www.targatocn.it

Sulle polemiche tra SEL e il sindaco Lorenzi

Ci risulta che il sindaco di Varzo, Alessio Lorenzi (Lega Nord), sia persona abituata a documentarsi prima di prendere delle posizioni pubbliche. Ma stavolta ci sembra che si sia lasciato prendere un po’ troppo la mano! Il dubbio nasce dopo aver letto le sue dichiarazioni riguardo al ricorso al TAR da parte dell’AIPO contro un’ordinanza emessa dal sindaco di Vogogna, riguardo a presunte condizioni di pericolosità in cui versa il fiume Toce per la vegetazione ivi cresciuta. Se avesse letto con attenzione l’ordinanza n.49 del 2 novembre 2011 (pubblicata sul sito del comune di Vogogna), capirebbe perché l’AIPO ha deciso di ricorrere. Come un ente, che ha competenza esclusiva in materia di autorizzazioni, deve reagire di fronte a un’ordinanza che gli intima di eseguire delle azioni, la cui urgenza evidentemente non è ritenuta condivisibile? E’ come se, un bel giorno, il sindaco ordinasse alla Regione Piemonte di eseguire degli interventi sui corsi d’acqua di propria competenza. Sarebbe davvero assurdo! Oops, a ben ricordare, il sindaco di Vogogna ha fatto anche questo. Peraltro l’ordinanza prevede anche la segnalazione all’autorità giudiziaria in caso di mancato intervento. Altro che “azione nata per portare soluzioni positive”: qui si è assistito a uno scontro frontale tra il sindaco e l’AIPO! Non per fare gli avvocati difensori, ma ci viene da pensare che era doveroso il ricorso al TAR da parte di AIPO, perché siamo di fronte a un’interpretazione delle leggi e dei ruoli del tutto creativa da parte del sindaco di Vogogna. La qual cosa ci farebbe sorridere, se non fosse che è inserita in una più massiccia campagna contro l’AIPO, al limite della denigrazione. A questo proposito attendiamo con vivo interesse gli esiti della “segnalazione” all’autorità giudiziaria e quello del ricorso al TAR. Al sindaco Lorenzi, inoltre, vorremmo chiedere di utilizzare la stessa energia e il suo tempo prezioso per convincere i “suoi” che stanno a Torino a continuare a finanziare i contratti degli operai forestali, che svolgono proprio quel tipo di servizio che egli stesso auspica venga effettuato lungo i corsi d’acqua. 

COORDINAMENTO SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' Ossola


Il Sindaco di Varzo, Alessio Lorenzi

«Non capisco le polemiche di Sel» La polemica di Sinistra ecologia e liberta' nei miei confronti non trova giustificazioni. Nel documento viene richiamata la mia lettera aperta di alcuni giorni prima relativa alle note vicende legate alla pulizia dei fiumi; in particolare sulla base dei miei commenti inerenti il ricorso al Tar presentato da Aipo nei confronti dell'ordinanza emessa dal sindaco di Vogogna, vengo accusato di non essermi documentato correttamente in merito alla vicenda. Forse la persona di Sel che ha scritto la lettera non ha capito che il mio intendimento non era sostenere le ragioni del sindaco di Vogogna piuttosto che di Aipo; l'intento era richiamare gli amministratori in generale a un maggior utilizzo del buon senso con la finalita' di evitare la necessita' di portare le problematiche nelle aule di tribunale; come citato nella lettera la gente si aspetta risposte ai problemi e non creazione di ulteriori problemi che generano costi per la societa' e mettono in stallo l'operativita' degli enti. Criticare la mia richiesta di risoluzione dei problemi appare tanto strano quanto insolito, e' probabile quindi che a Sel stia piu' a cuore il mantenimento di posizioni acquisite e l'ingessamento dell'operativita' degli enti piuttosto che la possibilita' di dare risposte concrete ai cittadini. Sono prese di posizione probabilmente coerenti con una politica distante dalla realta' quotidiana e lontana anni luce dalle problematiche dei cittadini; certo avendo pochi amministratori locali Sel fara' fatica a capire cosa succede sul territorio e continuera' a ragionare di massimi sistemi. Lo faccia pero' in altre sedi perche' noi nel frattempo stiamo amministrando e cerchiamo di farlo con coscienza e rispetto dei contribuenti. Ricordo ancora a Sel che gli operai forestali potrebbero essere impiegati per altri scopi se la gestione dei fiumi seguisse i percorsi alternativi proposti dal sottoscritto che coinvolgono i privati e permettono al pubblico di risparmiare.

 ALESSIO LORENZI SINDACO DI VARZO

fonte:
La Stampa, ed.Verbania 10-02-2012 pag.68

9 Febbraio 2012 - Le Destra Cuneo preoccupata per il taglio delle risorse agli operai forestali




Il bilancio della Regione Piemonte, in via di definizione, prevede un taglio di oltre il 50% delle risorse destinate agli operai forestali: ciò comporterà la impossibilità di confermare nel lavoro, di anno in anno, 272 operai forestali in Piemonte, di cui 78 nella provincia di Cuneo. Le risorse destinate agli operai forestali vanno salvaguardate sia per garantire i posti di lavoro, che in buona parte sono l’unica fonte di reddito per le famiglie che vivono in alta montagna, sia per la difesa dell’ambiente e dell’assetto idrogeologico. Per questi lavoratori specializzati nel campo forestale non si tratta di intervenire in forma assistenziale, ma di una precisa scelta di priorità di carattere sociale e territoriale che richiede un confronto decisionale delle forze politiche e sindacali con chi governa la Regione.
                                                           Paolo Chiarenza – Fabio Mottinelli
                                                                   La Destra - Cuneo

8 Febbraio 2012 - Chiusa Pesio Mozione a sostegno degli operai forestali

Il Municipio di Chiusa Pesio (CN)


Votato in Comune un ordine del giorno in cui esprime preoccupazione per i tagli delle risorse regionali destinate agli operai forestali. Oltre a manifestare solidarieta' e vicinanza agli operatori, Chiusa Pesio si rende disponibile a collaborare nell'attivita' di monitoraggio costante della situazione e organizzare incontri con la Regione e i sindacati per tutelare i posti di lavoro.

fonte
LA STAMPA, ed.CUNEO, 08-02-2012, pag.59

6 Febbraio 2012 - Michele Marinello (Lega Nord) si lamenta degli insulti

I FORESTALI E GLI INSULTI



"La Regione Piemonte, attraverso il Settore Gestione Proprietà Forestali Regionali e Vivaistiche, si avvale di operai forestali, assunti con contratto di diritto privato, per eseguire lavori in amministrazione diretta sul territorio regionale.Questo si legge nel sito della Regione Piemonte e per chi, come me, arriva da un territorio montano l'utilità dei cosiddetti "forestali" è assolutamente chiara.
Non siamo di fronte ai numeri fuori dalla realtà che caratterizzano la Calabria, per fare un esempio emblematico: una Regione dove l'assunzione dei forestali ha rappresentato per anni una sorta di "ammortizzatore social-clientelare che ha portato in alcuni momenti alla presenza di circa trentamila operai!
In Piemonte parliamo di 275 operai assunti a tempo indeterminato e di circa altrettanti "stagionali".
Un'operazione dall'indubbia valenza che costa alle casse della Regione circa 15 milioni di euro annui.
Il problema che ci troviamo ad affrontare è che, ad oggi, nelle ipotesi di bilancio 2012 di quei 15 milioni e rotti ce ne sono solo 7: ad oggi gli stagionali non saranno assunti per mancanza di risorse.
"Garantisco la volontà mia e del Consiglio regionale del Piemonte, al fine di trovare una soluzione al doppio dramma degli operai forestali: sia quello personale, di oltre 270 persone che si trovano improvvisamente senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, sia quello pubblico per l'inaccettabile dispersione di professionalità e per la mancanza di tutela e controllo del territorio piemontese".
Così il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo ha spiegato la posizione dell'Assemblea regionale (tutta...) ad una delegazione di operai forestali piemontesi ricevuta pochi giorni addietro a Palazzo Lascaris, alla presenza di numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Queste parole sono giunte a margine di una mattinata di protesta e confermano quanto era già stato dichiarato da più parti (compreso dal sottoscritto) e dall'Assessore Regionale competente in primis.
Questi i fatti: gli ulteriori minori trasferimenti da parte dello Stato e un indebitamento regionale che si aggira intorno ai 9 miliardi di euro (tra mutui accesi per pareggiare i bilanci passati, anticipazioni chieste alle banche e mai restituite e debiti delle ASL) portano anche a queste conseguenze e non voglio dilungarmi sulle responsabilità di chi ci ha preceduto... disco inceppato, dalla musica chiara ed inequivocabile, ma inutile da riascoltare quando ci si trova a dover governare.
Ed allora, ferma restando la totale mancanza di apprezzamento e di stima per chi ci ha preceduto, si lavorerà per trovare soluzioni.
A margine della cronaca cruda mi voglio però concedere una riflessione: uscendo dal Palazzo che ospita il Consiglio Regionale la rappresentanza dei cosiddetti forestali che stava protestando ha accolto il sottoscritto ed altri colleghi all'urlo di "buffoni" ed ha intonato cori fra i quali ricordo bene un "la vergogna dell'Italia siete voi".
Persone che stanno chiedendo legittimamente aiuto alla politica per trovare una soluzione al loro dramma che insultano coloro ai quali stanno chiedendo aiuto.
Singolare... non credete?
Se sono comprensibili la preoccupazione e lo smarrimento di fronte alla mancanza di certezze per il futuro lo sono un po' meno gli insulti ed i cori di scherno verso tutti... anche verso coloro, come il sottoscritto, che stanno cercando soluzioni ed ai quali non si può addebitare di certo lo sfascio del bilancio regionale: diciamo, per rimanere eleganti, che certi cori stonano...
Evidentemente di dischi inceppati ce ne sono parecchi.

fonte:
http://www.michelemarinello.org/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=370:i-forestali-e-gli-insulti&catid=36:diario-di-bordo&Itemid=54

6 Febbraio 2012 - Il Presidente Cattaneo su Facebook

Lavoro a rischio per centinaia di operai forestali. L’iniziativa e le proposte del Presidente Valerio Cattaneo

 

"Il Piemonte non può permettersi di disperdere l'enorme patrimonio professionale che ha acquisito in questi ultimi 20 anni con i propri operatori forestali che hanno mantenuto il territorio con grande professionalità e qualità." Commenta il Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Valerio Cattaneo.
"Se gli operatori forestali a tempo determinato non potranno essere confermati, il rischio è che molti di loro cambieranno mestiere, disperdendo la preziosa esperienza maturata sul campo; cosicché, quando si dovessero ricreare adeguate possibilità economiche per il loro eventuale reimpiego, non saranno certo più disponibili e non sarà possibile rimpiazzarli su due piedi.
Il Piemonte non assomiglia certo ad altre regioni del profondo sud dove esiste addirittura un esubero di forestali; in molte aree piemontesi ed in particolare nel Verbano Cusio Ossola, le poche decine di operatori forestali sono assolutamente indispensabili per la regolare cura di alcune porzioni di territorio, il pronto intervento nel caso di possibili dissesti idrogeologici legati ad eventi alluvionali, la pulizia dei sentieri di montagna e delle valli funzionale allo sviluppo del turismo... tutte queste azioni non sarebbero realizzabili senza la figura del forestale. E certamente gli enti locali non sono nelle condizioni e soprattutto non hanno le risorse sufficienti per garantire questi servizi.
Su questo tema ho preparato un ordine del giorno che chiederò di condividere con gli altri colleghi consiglieri del VCO, nel quale si propone che la Regione Piemonte valuti di rivedere i parametri dei canoni idrici di concessione delle derivazioni che potrebbero supportare, in relazione al canone attuale, un incremento, a mio giudizio, tra il 30 e il 50%, considerando anche il prezzo di vendita di energia qualificata quale è quella idroelettrica.

ampi margini di profitto.
Con questa iniziativa di rivalutazione dei canoni idrici, la Regione potrebbe ampiamente recuperare le risorse necessarie (circa 8 milioni di euro) per dare una risposta concreta agli oltre 200 operatori forestali a tempo determinato che vedono allontanarsi le prospettive di un lavoro che hanno scelto, consapevoli dei rischi legati ad un impiego che si rinnova anno dopo anno (in alcuni casi da 18 anni a questa parte!) e all'assenza di ammortizzatori sociali e che hanno messo al servizio della comunità, scongiurando i rischi connessi ai pericoli di dissesto ambientale, alla pulizia e alla messa in sicurezza del territorio, dei letti dei fiumi e dei torrenti.
Tutte azioni e attività che generano benefici e risparmi per la collettività, altrimenti costretta ad intereventi economici pesantissimi per tamponare le emergenze."

Michele Marinello contro Reschigna...e gli operai forestali?


Michele Marinello (a sinistra) col Governatore Cota



«Facile l'opposizione di Reschigna» E' bello fare opposizione: ci sono giorni in cui invidio il mio collega Aldo Reschigna, presidente del gruppo regionale del Pd piemontese. E' uno di quelli che hanno sostenuto un'amministrazione regionale fallimentare e disastrosa e ha avallato le scelte di bilancio di «Bresso e company» che oggi hanno portato il Piemonte in ginocchio.
Un debito da 7 miliardi di euro al quale aggiungere le anticipazioni chieste alle banche e mai restituite, i debiti delle Asl (altri 2 miliardi), le promesse di finanziamento mai impegnate a bilancio, l'utilizzo massiccio di derivati, una spesa sanitaria che si mangia circa l'85% del bilancio regionale, 400 milioni all'anno che si volatilizzano per pagare un debito.
Nessuna riforma «strutturale», ma il continuo affidarsi al maggiore indebitamento. Eppure il nuovo ruolo di opposizione ha donato in pochi mesi, a lui e ai suoi compagni, una «verginita'» nuova e linda che fa invidia.
E' bello fare opposizione; con la premessa che tutti (anche loro) «siamo consapevoli dello stato drammatico delle finanze regionali» (frase ripetuta allo sfinimento, quasi in maniera beffarda), le scelte della giunta Cota vengono sistematicamente contestate: mancano 8 milioni per assumere gli OPERAI FORESTALI stagionali? Si rendono conto che siamo messi male, ma i FORESTALI non si possono toccare.
Mancano i fondi per le risorse alle politiche sociali? Certo il bilancio e' in contrazione, ma le politiche sociali non possono essere toccate. Il trasporto pubblico locale deve subire tagli alle linee meno utilizzate? D'accordo che non ci sono piu' soldi, ma il trasporto pubblico aiuta le fasce deboli.
Si fatica a mantenere il budget per gli sconti alla benzina? Capiamo tutto, ma vi facciamo i manifesti contro perche' e' una vergogna! Bello fare l'opposizione cosi'? Addirittura arrivano a contestare l'aumento dell'addizionale Irpef applicato dalla giunta su indicazione della manovra statale varata da quel governo tecnico che a Roma sostengono sdraiati come zerbini.
Invece di spiegarci perche' in meno di sei anni la disponibilita' di spesa «extra sanita'» e' diminuita di piu' di 2 miliardi adottano la politica tipica del «bastian cuntrari». Sempre a gridare l'ingiustizia di scelte che, ve lo assicuro, sono dolorose quanto obbligate.
E' bello fare opposizione, ma per fortuna ci sono loro; a noi l'obbligo e la responsabilita' di raddrizzare la barca: Schettino e' saltato giu' ed e' all'opposizione.

MICHELE MARINELLO CONSIGLIERE REGIONALE LEGA NORD, DOMODOSSOLA

fonte:
La Stampa, ed.Verbania 3-2-2012 pag.58

4 Febbraio 2012 - Roberto Sasia, Sindaco di Sampeyre

Roberto Sasia, Sindaco di Sampeyre


Pulizia dei sentieri, di boschi e alvei dei fiumi, sgombero neve e ripristino dei muri a secco: finora questi erano i lavori affidati alle squadre degli operai forestali, assunti a tempo determinato dai Comuni.
Ma l'assemblea regionale ha stabilito un taglio delle risorse. «Una situazione gravissima - dice Roberto Sasia, sindaco di Sampeyre - perche' penalizza la gestione dei boschi e aggrava la vivibilita' delle zone montane».
Il primo cittadino ha scritto una lettera ai sindaci della valle Varaita e ai presidenti della Regione, della Provincia e della Comunita' Montana, invitando «a voler rivalutare le disastrose conseguenze per i nostri territori.
Si puo' trovare un compromesso, per tutelare i boschi e le famiglie di chi rischia di perdere il lavoro»

fonte:
La Stampa, ed. Cuneo 4-2-2012 pag.49

2 Febbraio 2012 - Mancano fondi per stagionali Gli operai forestali sono senza futuro




Operai Forestali stagionali senza futuro: mancano risorse per 8 milioni 250 mila euro di euro dal bilancio regionale. «Gli operai stagionali forestali sono stipendiati dalla Regione Piemonte con un contratto privatistico - dice la delegata regionale di Flai Cgil Anna Poggio - i tagli al bilancio della Regione non permettono l'assunzione degli stagionali attivi da marzo a novembre nel settore della manutenzione dei boschi, nella pulizia degli alvei dei corsi d'acqua e nella sistemazione delle strade». In Piemonte i forestali sono 500, dei quali 270 con contratti a tempo determinato: «Da oltre 20 anni - dice Anna Poggio - gli stagionali senza contratto a tempo indeterminato venivano assunti all'inizio del periodo.
Era ormai una consuetudine. Da quest'anno non essendoci piu' fondi, viene smantellata la professionalita' non solo degli stagionali ma anche quella dei dipendenti fissi considerato che e' stata stimata l'esistenza di risorse per gli stipendi solo fino ad agosto».
Nel Novarese e nel Vco gli addetti nel settore forestale sono 80: «Martedi' e' stata giornata di sciopero - sottolinea Anna Poggio - gli operai forestali sono stati ricevuti a Torino dall'assessore regionale Sacchetto e dai capigruppo di palazzo Lascaris.
Attendiamo una decina di giorni e se non otterremo certezze ci mobiliteremo per attuare altre iniziative di protesta. L'operato di questi lavoratori e' fondamentale per prevenire le alluvioni e fare fronte alle emergenze ambientali».

fonte:
La Stampa, ed.Novara  2-2-2012 pag 56

OPERAI FORESTALI, NASTRI CHIEDE AL GOVERNO DI RIPRISTINARE I FONDI

4 Febbraio 2012

l'on. Gaetano Nastri

Novara - Il governo intervenga per ripristinare i fondi destinati all’assunzione degli separi forestali: lo chiede l’on. Gaetano Nastri, coordinatore provinciale Pdl, con un’interrogazione indirizzata ai ministri dell’Agricoltura e delle Politiche europee.

“Sul bilancio dello Stato per il 2012 – ricorda Nastri – è stata prevista una forte riduzione delle risorse finanziarie per le assunzioni di personale operaio presso il Corpo forestale dello Stato, per un importo di 1.570.000 euro. Questo taglio dei fondi regionali destinati ai forestali, penalizza fortemente una Regione come il Piemonte che ha un’estesa superficie boschiva, peraltro con un numero modesto di operai forestali, pari attualmente a poco più di 500. Ora non sarà più possibile curare la manutenzione di maggior parte dei boschi, con pesanti conseguenze per la prevenzione delle catastrofi naturali, come alluvioni o valanghe”.

Nastri sottolinea che per il Piemonte, le risorse forestali rappresentano una realtà importante, sia dal punto di vista economico che dell’ecosistema, le cui caratteristiche costituiscono, per l’intera area una ricchezza a livello nazionale.

“Oltre a creare forti problemi dal punto di vista idrogeologico – aggiunge – il mancato rinnovo delle assunzioni stagionali degli operai forestali mette queste persone e le loro famiglie in gravi difficoltà, in un momento in cui è molto difficile trovare un’occupazione alternativa”.

L’on. Nastri chiede dunque al governo di prevedere in tempi rapidi il ripristino dei fondi necessari per i forestali in particolare quelli della Regione Piemonte, “le cui competenze e professionalità costituiscono degli elementi fondamentali per tutelare l’intero sistema forestale e ambientale” e di attivarsi, a livello comunitario per “verificare la disponibilità dei programmi cofinanziati dei fondi strutturali a sostegno degli operai forestali per il nostro Paese, le cui radici storiche e professionali risalgono al 1822 e sono caratterizzate da una molteplicità dei compiti per la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico”.

4 Febbraio 2012 - Il Presidente Cattaneo sul suo sito

Sia sul suo sito personale

http://www.valeriocattaneo.it/index.php?method=section&action=zoom&id=1420

che su facebook il Presidente si dice intenzionato a risolvere il problema

31 Gennaio 2012 - Ricevuta delegazione Operai Forestali in Consiglio Regionale




“Garantisco la volontà mia e del Consiglio regionale del Piemonte, al fine di trovare una soluzione al doppio dramma degli operai forestali: sia quello personale, di oltre 270 persone che si trovano improvvisamente senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, sia quello pubblico per l’inaccettabile dispersione di professionalità e per la mancanza di tutela e controllo del territorio piemontese”.
Così il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo ha spiegato la posizione dell’Assemblea regionale alla delegazione di operai forestali piemontesi, ricevuta nel primo pomeriggio a Palazzo Lascaris, alla presenza di numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione.
I forestali hanno protestato di fronte all’ingresso del Consiglio per la diminuzione dei fondi loro destinati, che quest’anno si riducono di 8,25 milioni.
“Ne restano soltanto 7 – hanno spiegato i rappresentanti dei forestali – e ciò comporterà la mancata contrattualizzazione di tutti i 275 precari, mentre per i 275 assunti a tempo indeterminato si presenta un futuro a dir poco incerto”.
Anche l’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto ha sottolineato “l’importanza del lavoro svolto dai nostri forestali: teniamo conto che una regione come il Piemonte, che ha una gran parte del suo territorio a foresta, ha poco più di 500 forestali, mentre ci sono regioni che ne hanno anche 10mila”.
Il taglio attuato si è reso necessario “per i mancati trasferimenti da parte dello Stato e per il forte indebitamento che la Regione Piemonte soffre”.
Tuttavia sia Cattaneo sia Sacchetto hanno esplicitato la volontà di trovare una soluzione, nell’interesse “dei lavoratori, ma anche del territorio piemontese; ci sono due vie: tagliare altre spese oppure incrementare le entrate”.
Se ne parlerà in giunta e in Consiglio al più presto e “si lavorerà in primis sul fronte dei finanziamenti europei disponibili”, ha concluso Sacchetto.

dal sito di Mino Taricco, consigliere regionale PD:


31 gennaio 2012
MANIFESTAZIONE DEGLI OPERAI FORESTALI DAVANTI ALLA SEDE DEL CONSIGLIO

Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale, Via Alfieri 15 - Torino

 
Si e’ svolta oggi davanti alla sede del Consiglio Regionale una manifestazione degli operai forestali della Regione.
Gli operai sono venuti a protestare in quanto sino ad oggi la Giunta non ha ancora garantito alcuno sbocco alla situazione venutasi a creare a seguito della mancanza in bilancio 8.250.000 mila euro sui capitoli della forestazione e conseguentemente sulla mancata copertura dei costi necessari per gli operai a tempo indeterminato e per gli stagionali.
Le risorse previste non sono sufficienti a coprire neanche il costo di tutti i dipendenti fissi della Regione e non vi sono risorse per gli stagionali.
Le rappresentanze dei forestali sono state ricevute da i Consiglieri Regionali e dall’Assessore all’ agricoltura e foreste.
L’Assessore ha in sostanza detto che tocchera’ al Consiglio trovare le risorse per rifinanziare i capitoli di bilancio interessati.
“ Per quel che ci riguarda - afferma il Consigliere Regionale Mino Taricco - "il gruppo del Partito Democratico ha gia’ presentato un emendamento alla legge di bilancio per rifinanziare questi capitoli, e faremo tutto il possibile perche’ cio’ avvenga.
Troviamo incomprensibile come la Giunta non abbia individuato questo settore come assolutamente da finanziare.
La fragilita’ idrogeologica e territoriale della nostra Regione richiede manutenzioni continue ed importanti ed e’ inimmaginabile rinunciare a coloro che in questi anni hanno lavorato in questo campo.
Il numero dei forestali della nostra Regione e’ assolutamente contenuto sopratutto se rapportato con quelli di altre Regioni, e non dare garanzie di continuità equivarrebbe a disperdere un organizzazione e delle professionalità estremamente preziose ed importanti.”
Conclude il Consigliere Mino Taricco “Credo non sia poi accettabile immaginare di comunicare oggi ai lavoratori, che sono in attesa dall’anno scorso dell’assunzione stagionale prevista normalmente per marzo, che quest’anno non si lavorera’, e’ una questione anche di rispetto per le persone”

31 Gennaio 2012 - Monica Cerutti di Sinistra Ecologia e Libertà

La nostra solidarietà agli operai forestali della Regione non basta

 

Esprimiamo piena solidarietà agli operai forestali che quest’oggi hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio regionale del Piemonte in via Alfieri.
La protesta è più che motivata dal fatto che ben 272 lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato sono a rischio licenziamento.
La scorsa settimana infatti l’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto ha annunciato una riduzione dei fondi destinati alla gestione delle foreste di ben 8.250.000 euro. A bilancio ne restano solo 7 milioni, questo potrebbe comportare la mancata riassunzione dei 272 lavoratori precari, mentre per i circa 260 assunti a tempo indeterminato si presenta un futuro a dir poco incerto.

Ulteriore elemento da non sottovalutare è che questi operai, altamente professionalizzati in campo forestale, sono rimasti l’unico presidio a salvaguardia del territorio, sia montano che collinare.
Riteniamo che questa decisione sia alquanto sbagliata e pericolosa soprattutto per le ricadute sulla collettività in seguito alla mancanza di presidio e tutela ambientale, anche alla luce della recenti alluvioni che hanno coinvolto la nostra regione e la Liguria.
Oggi nel primo pomeriggio il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo e l’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto hanno ricevuto una delegazione di operai forestali piemontesi a Palazzo Lascaris alla presenza di numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Come Sel ci auguriamo che le parole di Cattaneo e di Sacchetto che hanno esplicitato la volontà di trovare una soluzione, nell’interesse dei lavoratori ma anche del territorio piemontese, non rimangano solo promesse generiche ma si tramutino al più presto in un’azione concreta della Giunta che garantisca un’adeguata copertura per i salari del personale occupato nella sistemazione del patrimonio boschivo.

Monica Cerutti

 

 

 

31 Gennaio 2012 - Ronzani sulle proposte dei forestali



Dal sito del Gruppo Consigliare del Partito Democratico:

Di fronte all’annuncio del mancato rinnovo del contratto di lavoro di 272 operai forestali da parte dell’assessore Sacchetto una settimana fa, situazione subito da noi denunciata, e alla manifestazione odierna dei forestali davanti a Palazzo Lascaris, l’assessore nell’incontro successivo con i manifestanti si è comportato come Ponzio Pilato, attribuendo al Consiglio regionale la responsabilità della situazione.
Naturalmente sono le cifre annunciate da lui nel prossimo bilancio a togliere il lavoro a quei forestali, e non ci sono risorse neanche per tutti gli altri operai a tempo indeterminato. Per il settore Sacchetto ha in mente un bagno di sangue. Noi abbiamo già preparato l’emendamento che ricostituisce le risorse, ma la lentezza con cui la maggioranza procede nell’esame del bilancio non lascia grandi speranze per questi forestali, per le loro famiglie, e per la difesa del suolo. Basta pensare che nel 2011 gli operai forestali della Regione, oltre alle altre incombenze, hanno pulito 150 km di sponde di fiumi. Un’attività di prevenzione delle alluvioni che, se non cambia qualcosa, sarà più che dimezzata.
Se a questo si aggiunge che non è stata ancora rinnovata la convenzione per il 2012 della Regione Piemonte con la Guardia forestale, che per conto della Regione si occupa di importanti aspetti della lotta agli incendi e di salvaguardia dell’assetto idrogeologico, e che comunque, se verrà rinnovata, sembra lo sarà a cifre inferiori rispetto al passato, emerge in modo del tutto evidente l’incapacità di questo assessore e della Giunta a far fronte agli impegni che comporta una corretta politica della montagna e dell’assetto idrogeologico. Sono assenze che rischiamo di pagare duramente nel prossimo futuro.

Torino 31.1.12



24 Gennaio 2012 - Interrogazione al Consiglio Regionale sul problema degli operai forestali

Al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte
INTERROGAZIONE
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 99 del Regolamento interno.

Indifferibile e urgente in Aula

Oggetto: Quale futuro per gli operai forestali piemontesi?


                                                                Premesso che

- nella UPB DB14171 figurano, tra gli altri, i capitoli che finanziano le spese per i contratti
degli operai ed impiegati forestali a tempo indeterminato, nonché per le connesse
competenze, indennità accessorie, contributi obbligatori e ritenute previdenziali (capitoli
100966R, 101922R, 104051R, 104446R e 104841R);
- per sostenere tali spese obbligatorie, nonché quelle necessarie per il noleggio dei mezzi
di trasporto e l’acquisto, manutenzione, revisione e funzionamento delle attrezzature e
dei macchinari essenziali per l’esecuzione degli interventi previsti, sono stati iscritti, ad
oggi, a bilancio per l’anno 2012 euro 6.750.000,00. Necessiterebbero, tuttavia, ulteriori
3.000.000,00 di euro per sostenere i costi degli attuali 258 operai e dei 21 impiegati
forestali con contratti a tempo indeterminato;

                                                    Premesso, altresì, che

- della UPB DB14172 fa parte il capitolo 275117R che finanzia le spese per i contratti degli
operai forestali a tempo determinato, nonché per i relativi oneri contributivi e fiscali. Si
tratta, cioè, dei cosiddetti “forestali stagionali”, nella nostra regione attualmente 272, che
ogni anno, per alcuni mesi, danno un contributo essenziale alla ricostituzione e al
miglioramento delle superfici forestali degradate, sistemando sponde e versanti,
consolidando pendici, attuando briglie in legname e pietrame, ossia eseguendo tutti
quegli interventi che concorrono a salvare i boschi e a proteggere la pianura;
- per la copertura delle spese relative ai forestali stagionali non è prevista tuttavia, ad
oggi, nel Bilancio 2012 alcuna somma. Per poterli assumere tutti, per 151 giornate
all’anno, necessiterebbero 5.600.000,00 euro;

                                                       Considerato che

- qualora, in sede di approvazione del Disegno di legge n. 170 “Bilancio di previsione per
l'anno finanziario 2012 e bilancio pluriennale per gli anni finanziari 2012-2014”, non si
provvedesse ad integrare gli 8.600.000,00 euro ad oggi mancanti, dal prossimo mese di
settembre non sussisterebbero più le risorse per pagare i salari dei forestali a tempo
indeterminato e per l’anno in corso non potrebbero essere rinnovati i contratti di quelli
stagionali;
                                                      Ritenendo che
- gli operai forestali, con i loro interventi di sistemazione idraulico-forestale e idraulicoagraria,
svolgano un lavoro importantissimo che, contribuisce ad evitare il dissesto
idrogeologico e rende fruibile la montagna sia a chi ci vive e lavora, sia a chi vi si reca
per villeggiatura;
- sia privo di qualsiasi logica disperdere le professionalità e le competenze acquisite negli
anni da questi addetti;
- non si possa, poi, dimenticare il dramma umano che ne discenderebbe per le famiglie di
tali lavoratori, soprattutto di quelli stagionali, che, in quanto tali, si troverebbero senza
sostentamento o ammortizzatori sociali;

                                INTERROGA

il Presidente della Giunta e l’Assessore competente in materia
- per conoscere l’orientamento della Giunta a riguardo;
- per sapere se non ritengano essenziale, in sede di approvazione del Bilancio per l’anno
finanziario 2012, trovare le risorse necessarie per dare garanzie agli operai forestali fissi e
per rinnovare i contratti degli stagionali.

Torino, 24 gennaio 2012

Firmatari:


Documentazione:
http://www.consiglioregionale.piemonte.it/interint/jsp/AttoSelezionato.jsp?ATTO=90927