venerdì 31 gennaio 2014

ATTUALITA' - Sacchetto: “Abbiamo deluso, il popolo credeva in noi”


Claudio Sacchetto, assessore regionale all’Agricoltura, è l’unico leghista a non essere inquisito nell’inchiesta Rimborsopoli.
L’altro giorno Guido Crosetto, leader di Fratelli d’Italia, lo abbia inserito tra gli assessori della giunta che ha «lavorato bene».
Martedì, nella trattativa sui fondi del PSR ha portato a casa 119 milioni in più rispetto alla passata programmazione: «Credo sia il momento di riordinare le idee ma anche di non mollare. Dobbiamo fare un confronto al nostro interno e poi con gli alleati ma visto quel che sta succedendo anche nelle altre regioni credo che ci sia un problema di sistema. E per questo dobbiamo andare avanti». 

fonte: La stampa 17/1/2014

giovedì 30 gennaio 2014

Risarcimento integrativo oltre l'INAIL



Il lavoratore che, a seguito di infortunio, ha subito danni ulteriori rispetto a quelli già indennizzati dall'INAIL, può agire contro il datore per ottenere il risarcimento.

In caso di infortunio sul luogo di lavoro, il lavoratore può avere diritto al risarcimento del cosiddetto danno differenziale, cioè del danno ulteriore rispetto a quello già indennizzato dall’INAIL. 
Esso consiste nella differenza tra la somma che il lavoratore percepisce a titolo di indennizzo dall’INAIL e la somma che gli spetta a titolo di risarcimento da parte del datore di lavoro (nel caso in cui il danno da infortunio sia derivato dall’acclarata responsabilità di quest’ultimo).

Generalmente il datore di lavoro è esonerato dal risarcimento del danno subito dal lavoratore a seguito di infortunio; ciò in quanto il danno è già coperto dall’assicurazione INAIL e viene indennizzato dell’istituto previdenziale.
Quando, però, il danno è disceso da una responsabilità del datore di lavoro che non ha predisposto le condizioni di sicurezza necessarie ad evitarlo [1], il lavoratore può agire contro il datore per ottenere il risarcimento. Quest’ultimo è limitato al danno differenziale, cioè al danno ulteriore non coperto dall’indennizzo INAIL, che deve essere provato dal lavoratore.
In sintesi il lavoratore che abbia subito un infortunio può ottenere il risarcimento del danno differenziale solo se questo:
- è disceso da responsabilità del datore e, in particolare, dalla violazione degli obblighi di sicurezza posti a tutela della salute dei lavoratori;
- è ulteriore rispetto a quello già indennizzato dall’Inail e non ha quindi copertura assicurativa.

Ai fini del risarcimento, il lavoratore deve provare la violazione degli obblighi di sicurezza da parte del datore, l’esistenza di un danno non rientrante nell’indennizzo INAIL, il nesso di causalità tra la condotta del datore e il danno subito.
Dal canto suo, il datore che vorrà evitare il risarcimento dovrà provare di aver rispettato gli obblighi di sicurezza, di aver fatto di tutto per evitare il danno oppure che questo sia disceso da un concorso di colpa del lavoratore stesso (il quale per esempio, pur informato dei rischi, non ha prestato le dovute attenzioni e la diligenza necessaria).

Il pagamento del danno differenziale avviene tenendo conto dell’ammontare già indennizzato dall’INAIL, onde evitare duplicazioni risarcitorie. La prassi è quella di calcolare il danno biologico secondo i parametri tariffari definiti da apposite tabelle e sottrarre da quest’ultimo la somma già erogata dall’INAIL.

mercoledì 29 gennaio 2014

ATTUALITA' - La filiera del pioppo nelle Regioni del nord Italia


A distanza di 6 mesi dall’insediamento del tavolo interprofessionale per la pioppicoltura presso l’Assessorato, un altro significativo passo è stato compiuto in direzione di un sostegno concreto a beneficio del comparto: questa mattina a Venezia è stato siglato l’accordo interregionale per lo sviluppo della filiera del pioppo nelle Regioni del nord Italia. Il documento è stato sottoscritto da Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, organizzazioni di settore e Unità di ricerca per le produzioni legnose.

L’intesa stipulata giunge in un contesto in cui la pioppicoltura -pur rappresentando la più significativa fonte interna di legname per l’industria a livello nazionale e nonostante siano evidenti le potenzialità di sviluppo del settore nel medio periodo- soffre di una crisi strutturale unita ad un mancato coordinamento tra i soggetti della filiera, fattori aggravati dal delicato momento economico.

L’accordo si propone di riconoscere la rilevanza della filiera pioppicola quale principale approvvigionamento indispensabile al fabbisogno dell’industria da legno, di promuovere in secondo luogo politiche premianti, di favorire il rilancio del comparto pianificando misure specifiche sia nell’ambito della nuova Pac sia all’interno degli indirizzi del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020; l’intesa interregionale si prefigge inoltre l’obiettivo di valorizzare l’aspetto sostenibile-ambientale che accompagna le pratiche colturali del pioppo e, infine, una maggiore condivisione delle strategie da attuare per la ripresa e l’ammodernamento del settore.
Obiettivi da perseguire mediante un coordinamento progettuale di valenza interregionale.

Assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “A seguito dell’avvio di una cabina di regia a livello piemontese, il raggiungimento dell’accordo interregionale per lo sviluppo della filiera del pioppo non può che implementare obiettivi e prospettive a totale beneficio del settore. Il comparto pioppicoltura soffre da qualche decennio di mancato coordinamento tra i soggetti depauperando in questo modo le grandi potenzialità della filiera: adesso però vi è stato un vigoroso cambio di tendenza grazie al sinergico lavoro di Enti regionali, Organizzazioni agricole, Associazioni di categoria e Istituti di ricerca. L’Assessorato all’Agricoltura piemontese si è prima attivato a livello regionale per l’insediamento del tavolo interprofessionale, in seguito è stato parte attiva nelle attività di confronto che hanno portato all’accordo siglato stamane a Venezia.
Il fabbisogno di legname dell’industria è elevato e la produzione arboricola italiana insufficiente, è indispensabile riconoscere alla pioppicoltura la rilevanza che merita, adottando politiche e incentivi che evitino l’abbandono a favore di colture maggiormente redditizie. In questi sei mesi i risultati ottenuti in termini di confronto e pianificazione sono decisamente positivi, adesso è necessario passare rapidamente alla fase operativa”.

martedì 28 gennaio 2014

Soldi a go go ?... mah...

Si legge che i conti sono in regola e si parla anche di "buongoverno" nonostante le decine di rinvii a giudizio...chi vivrà vedrà, per ora, leggiamo cosa si dice sul bilancio, la convocazione dell’Assemblea è prevista dal 28 al 31 gennaio per discuterli in Aula e approvarli entro fine mese, giorno in cui scade l’esercizio provvisorio.
Il bilancio 2014 in pareggio con le entrate ordinarie

Il vicepresidente e assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto Fratin, ha presentato, martedì 21 gennaio alla prima Commissione del Consiglio regionale, l’emendamento al bilancio di previsione 2014 che recepisce le indicazioni ricevute dal collegio dei revisori dei conti, attuando le modifiche necessarie.

La proposta prevede il pareggio mediante le sole entrate ordinarie e la cancellazione di mutui per 435 milioni. Quest’ultima somma è ora iscritta come anticipazioni di cassa del Governo, in base a quanto previsto dal decreto legge 35-/2013. La cifra in arrivo da Roma coprirà quindi l’intero importo che era stato oggetto della richiesta di rettifica dei revisori contabili, ma con ogni probabilità potrà anche essere superiore. In tutta Italia, infatti, sono ancora da ripartire 7,2 miliardi di euro come anticipazioni di cassa per il pagamento dei debiti degli enti locali e nella suddivisionedei fondi verrà data preferenza alle Regioni che meglio di altre hanno saputo utilizzare questo strumento legislativo.


 Il Piemonte, in questo senso, è stato in assoluto tra gli enti più efficienti.«Abbiamo corretto tutti gli aspetti tecnici nei quali il parere dei revisorinon era stato favorevole - commenta Pichetto -,ma siamo andati anche oltre, riuscendo a reimpostare il bilancio in modo che si riuscisse a ottenere il pareggio esclusivamente con le entrate ordinarie. Questo significa che per il 2014, senza la necessità di ricorrere a entrate straordinarie come prestiti o mutui, teniamo in equilibrio i conti attuando un risanamento concreto ed effettivo. Siamo riusciti a far questo senza effettuare alcun taglio ai servizi essenziali e trovando anche ulteriori risorse per il diritto allo studio, il cui fondo è stato aumentato di due milioni di euro».

Notizie accolte con soddisfazione dal presidente Roberto Cota: «Un bilancio in pareggio con le entrate ordinarie, rispetto alla situazione ereditata ed ai tagli che abbiamo ricevuto da Roma, è un grande risultato sulla via del risanamento, oltre che un’ulteriore prova del nostro buongoverno».

Nell’emendamento sono anche state recepite le rettifiche sugli altri aspetti evidenziati dai revisori. Tra questi, la contestazione di non aver accantonato somme a titolodi fondo spese impreviste, che sono invece regolarmente contemplate da un’apposita unità di spesa in cui complessivamente sono a disposizione oltre 560 milioni.L’importo complessivo del bilancio di previsione 2014 è di oltre 11 miliardi e 144 milioni.


fonte: Piemonte news n.3 del 24 gennaio 2014

mercoledì 22 gennaio 2014

Guida disoccupazione agricola on line

Un ringraziamento particolare ai colleghi che hanno contribuito alla stesura del documento
 

E' disponibile la nuova guida illustrata alla presentazione della domanda di disoccupazione agricola, da pesentarsi entro il 31 marzo.

clicca per visualizzare/scaricare:


martedì 14 gennaio 2014

Piante esotiche invasive in Piemonte


Lunedì 20 Gennaio 2014, dalle ore 14.00, presentazione del volume "Piante esotiche invasive in Piemonte. Riconoscimento, distribuzione, impatti" e workshop di approfondimento sull'argomento delle piante esotiche invasive presso l'aula magna dell'Orto Botanico (Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università di Torino). 
Interverranno gli autori del volume e alcuni esperti in materia in un interessante dibattito su queste piante di altri continenti che stanno invadendo la nostra regione.
Ingresso libero.

La crescente diffusione delle specie vegetali esotiche è causa di impatti non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia e la salute umana. Il tema sarà affrontato da esperti botanici per delineare il quadro della situazione a livello regionale e nazionale
Nell’occasione, sarà anche presentato il volume, recentemente pubblicato dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, sulle piante esotiche invasive in Piemonte, la prima opera che traccia una sintesi a livello regionale relativamente a 34 specie di differente grado di invasività e impatto, delle 371 esotiche presenti nella regione. Verranno illustrate le metodologie di ricerca e i principali risultati relativi alle diverse sezioni che compongono le schede descrittive delle specie (descrizione e iconografia, ecologia, storia dell’introduzione, cartografia della distribuzione, impatti).
Seguirà la presentazione del progetto in corso in ambito regionale, che arricchisce il quadro delle conoscenze anche attraverso lo studio delle misure di controllo e prevenzione dell’invasione.

Informazioni Tel. 011.6705976 mail daniela.bouvet@unito.it