15 Marzo 2012
Un ordine del giorno approvato all'unanimita' dal Consiglio
regionale, utilizzando l'aumento delle tariffe dei canoni idrici,
potrebbe salvare i posti di lavoro a tempo determinato degli addetti
del settore forestale. Il documento e' stato sottoscritto da oltre
da oltre 40 consiglieri regionali tra i quali il primo firmatario e'
il presidente dell'assemblea regionale Valerio Cattaneo.
Viene
stabilito che «il Consiglio regionale del PIEMONTE impegna il
presidente della Giunta regionale e gli assessori competenti a
valutare l'opportunita' di incrementare le tariffe dei canoni idrici
per la concessione della produzione di energia idroelettrica in
misura tale da determinare un aumento degli introiti della Regione
che permettano di risolvere il problema».
Gli oltre 8 milioni di
euro necessari per finanziare l'attivita' svolta dagli operai
FORESTALI verrebbero reperiti tramite un adeguato incremento dei
canoni idrici per la produzione di energia idroelettrica dal momento
che la professionalita' dei FORESTALI e' indispensabile per
prevenire calamita' ed eventi catastrofici nelle zone montane e di
pianura del territorio regionale.
In PIEMONTE operano 522 FORESTALI:
di questi 260 hanno un contratto a tempo indeterminato.
Nelle
realta' territoriali di Novara e del Vco i FORESTALI attivi sono 77.
Quaranta sono assunti a tempo indeterminato e 36 a tempo determinato.
Per la gestione amministrativa c'e' anche un impiegato. «Non
condividiamo l'ottimismo dei consiglieri regionali - dicono Anna
Poggio della FlaiCgil e Gabriella Mele della Fai Cisl -. Dal primo
marzo chiediamo la convocazione dell'osservatorio al quale
partecipano i rappresentanti di FlaiCgil, Fai Cisl, Uila per
apprendere dall'assessore Sacchetto le soluzioni che la Regione
intende adottare per preservare i contratti a tempo determinato. I
cantieri iniziano ad aprile e i lavoratori non sono stati chiamati
nemmeno a sottoporsi alla consueta visita medica. Sono impegnati
nelle prime incombenze stagionali i lavoratori a tempo indeterminato
ma sono in grado di occuparsi del solo 50% di quanto sarebbe
necessario». Sottolinea Cattaneo: «La mia proposta che e' stata
condivisa subito dai colleghi del Vco prende spunto dal fatto che la
produzione di energia idroelettrica dell'Enel e di altri soggetti
privati e' un'attivita' che rende parecchio anche perche' nella
maggior parte dei casi gli investimenti sono gia' stati ammortizzati».
fonte:
La Stampa, ed.Novara 15-3-2012 pag.51
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