giovedì 29 maggio 2014

Valle Soana, il sentiero per Pary


Un bell'articolo a firma di Ornella De Paoli, compariva su "La Sentinella" del 21 maggio 2014, lo riportiamo di seguito e con l'occasione portiamo all'attenzione il buon operato dei nostri Colleghi ai quali rivolgiamo un saluto cordiale e l'augurio di buon proseguimento e tante soddisfazioni.
E' motivo d'orgoglio leggere sui giornali l'apprezzamento del nostro lavoro.

Nelle scorse settimane, mentre riportavano alla luce l’antico sentiero che porta alla frazione Pary, disabitata da mezzo secolo, i quattro operai forestali regionali della squadra Valle Soana avevano sicuramente in mente i film di Indiana Jones.
Immersi nella fitta boscaglia che ricopre il versante della montagna all’imbocco della Valle Soana, il capo squadra Antonio Peretti, Cristiano Meaglia, Fausto Riva e Roberto Gallo Balma avanzavano tagliando rami, arbusti e piante,cercando tracce del sentiero ricoperto dai rovi.
Individuato il tracciato, lo hanno ripulito dallo strato di terra che lo celava e lo hanno ripristinato
spostando massi, ricostruendo scalinate in pietra e legno, muretti di pietra a secco e un guado sul rio Bigio.
Finalmente, la scorsa settimana hanno visto emergere tra i rovi le case diroccate di Pary, villaggio che ha visto partire i suoi ultimi abitanti negli anni Sessanta e che da allora è stato completamente abbandonato. In questi giorni gli operai forestali stanno ultimando i lavori di decespugliamento e pulizia, ma la notizia è già corsa in paese e diversi pontesi, lo scorso fine settimana, hanno voluto percorrere
il sentiero ritrovato, che da località Raie porta va fino a Pary.
«Ancora una volta il ripristino di un vecchio sentiero è stato possibile grazie al prezioso ed ineguagliabile servizio delle squadre forestali della Regione - dice il sindaco Paolo Coppo -. Con questi operatori, nel nostro Comune sono stati ripristinati circa 50 km di viabilità, pulite le aree di entrambe le torri e rifatti sei ponti pericolanti, perciò va segnalata l’efficienza di questo servizio della Regione. Guai se non ci fosse,poiché i nostri Comuni non hanno risorse per simili interventi, pur fondamentali per il territorio».
Oltre al ripristino dei sentieri, gli operai forestali fanno interventi di manutenzione come il taglio di alberi nell’alveo dei rii, pulizia di aree attrezzate, esboschi, ricostruzione di opere accessorie quali passerelle, palizzate, muretti.
A lavorare in questa parte di Canavese sono 30 operai forestali suddivisi in 7 squadre, di cui 2 nelle Valli Orco e Soana e le restanti in Valle Sacra e nei centri della ex comunità montana Alto Canavese. Qui,le squadre sono attive dal 2002, mentre in Valchiusella e in altre zone della regione erano già operative in precedenza. «In tutto il Piemonte, gli operai forestali sono 500, di cui metà assunti stagionalmente - spiega il direttore delle squadre forestali Paolo Fasciano -. Sarebbe auspicabile che fossero tutti a tempo indeterminato, in quanto sono risorse importanti per la manutenzione del territorio, quanto mai necessaria al giorno d’oggi».
Nei prossimi mesi, le squadre forestali saranno impegnate nella manutenzione di numerosi sentieri delle valli, anche all’interno del parco nazionale.

Ornella De Paoli

martedì 20 maggio 2014

Accordo sui controlli del lago di Arignano (TO)


La Regione e i Comuni di Arignano e Marentino si accordano per la gestione della diga del lago: una convenzione che durerà dieci anni indica quali siano le mansioni per mantenere in sicurezza l’invaso, e chi se ne deve occupare. «Così si risolve una volta per tutte la questione delle responsabilità – annuncia da Marentino il sindaco Gianluigi Cochis – I controlli di base spetteranno ai Comuni, che all’occorrenza chiameranno in causa i tecnici regionali. Per i nostri due Comuni è prevista la possibilità di trasferire le competenze all’Unione “Lago e Collina”».
La convenzione indica tre compiti: la manutenzione della diga e del bacino artificiale, e la vigilanza nelle situazioni di allerta (previsione di precipitazioni intense che faranno crescere il livello del lago) e di
emergenza.
Compito dei due Comuni sarà di vigilare almeno con cadenza mensile sulla buona efficienza delle strumentazioni (piezometri, saracinesche, ecc.), degli organi di scarico (con l’apertura limitata dello
scarico di fondo almeno una volta l’anno), del corpo della diga (con attenzione a eventuali deformazioni o segni di perdite) e su eventuali frane nell’intorno del lago. Questi controlli si dovranno intensificare
in concomitanza di piogge di intensità eccezionale, oppure in seguito a scosse di terremoto.
«Sarà un compito che coinvolgerà anche la nostra protezione civile – dettaglia Cochis – La Regione si impegna a formare il personale dei Comuni destinato a effettuare i controlli, fermo restando che per questo monitoraggio non sono necessari tecnici specializzati ma è sufficiente quella che la convenzione definisce “diligenza dell’uomo medio”».
La Regione fornirà la consulenza specialistica nei casi dubbi, ed effettuerà un proprio controllo all’anno.

In tema di manutenzione, la convenzione distingue tra interventi ordinari, a carico dei Comuni, e straordinari di cui si occuperà la Regione. Tra le competenze regionali anche lo sfalcio della vegetazione sulle sponde, con le proprie squadre forestali.

fonte: Corriere di Chieri

lunedì 12 maggio 2014

Nuova staccionata a Peveragno (CN)

Gli operai forestali della Regione hanno ricostruito la staccionata lungo viasola Gino Giordanengo, che collega il concentrico con gli impianti sportivi di regione Miclet. La stessa squadra è stata impegnata nella pulizia e nel ripristino dei sentieri sulla collina di San Giorgio.
Mentre nel periodo di Pasqua  sono terminati i lavori di manutenzione, pulizia ed esbosco delle aree limitrofe alla Chiesa di San Giorgio, eretta sulla collina omonima. Oltre ai lavori di cui sopra è stata effettuata la manutenzione straordinaria della staccionata di sicurezza.

fonte: La Guida

venerdì 2 maggio 2014

Bosco Pastrona a Casale Monferrato


Si inaugura domenica pomeriggio la nuova area rinaturalizzata e attrezzata realizzata dall'Ente-Parco in collaborazione con il Comune di Casale Monferrato e la prestazione d'opera della squadra forestale regionale operante nella provincia di Alessandria

Il Bosco Pastrona è situato sulla sponda destra del fiume Po, nella zona compresa fra la traversa del Canale Lanza e la piscina Montecarlo (quartiere Ronzone).
Il Bosco Pastrona si raggiunge percorrendo via XX Settembre fino al fondo (da piazza Castello in direzione Coniolo-Pontestura) e poi svoltando a destra, verso la piscina Montecarlo, presso cui si devono parcheggiare le auto. Le biciclette possono invece proseguire oltre la sbarra fino all'area attrezzata, posta a circa 100 metri, e usufruire dei percorsi ricavati nel bosco.

Durante la giornata,  i saluti del Presidente dell'Ente-Parco e del Sindaco di Casale Monferrato, presentazione del progetto a cura del Direttore dell'Ente-Parco, una corsa campestre e una gara di MTB e una merenda per l'allegria dei bambini