martedì 20 maggio 2014
Accordo sui controlli del lago di Arignano (TO)
La Regione e i Comuni di Arignano e Marentino si accordano per la gestione della diga del lago: una convenzione che durerà dieci anni indica quali siano le mansioni per mantenere in sicurezza l’invaso, e chi se ne deve occupare. «Così si risolve una volta per tutte la questione delle responsabilità – annuncia da Marentino il sindaco Gianluigi Cochis – I controlli di base spetteranno ai Comuni, che all’occorrenza chiameranno in causa i tecnici regionali. Per i nostri due Comuni è prevista la possibilità di trasferire le competenze all’Unione “Lago e Collina”».
La convenzione indica tre compiti: la manutenzione della diga e del bacino artificiale, e la vigilanza nelle situazioni di allerta (previsione di precipitazioni intense che faranno crescere il livello del lago) e di
emergenza.
Compito dei due Comuni sarà di vigilare almeno con cadenza mensile sulla buona efficienza delle strumentazioni (piezometri, saracinesche, ecc.), degli organi di scarico (con l’apertura limitata dello
scarico di fondo almeno una volta l’anno), del corpo della diga (con attenzione a eventuali deformazioni o segni di perdite) e su eventuali frane nell’intorno del lago. Questi controlli si dovranno intensificare
in concomitanza di piogge di intensità eccezionale, oppure in seguito a scosse di terremoto.
«Sarà un compito che coinvolgerà anche la nostra protezione civile – dettaglia Cochis – La Regione si impegna a formare il personale dei Comuni destinato a effettuare i controlli, fermo restando che per questo monitoraggio non sono necessari tecnici specializzati ma è sufficiente quella che la convenzione definisce “diligenza dell’uomo medio”».
La Regione fornirà la consulenza specialistica nei casi dubbi, ed effettuerà un proprio controllo all’anno.
In tema di manutenzione, la convenzione distingue tra interventi ordinari, a carico dei Comuni, e straordinari di cui si occuperà la Regione. Tra le competenze regionali anche lo sfalcio della vegetazione sulle sponde, con le proprie squadre forestali.
fonte: Corriere di Chieri
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