lunedì 7 agosto 2017

La cassa integrazione, dice Cgil, è riconosciuta per il lavoro con temperature superiori ai 34°


«Quello del caldo è un rischio totalmente sottovalutato. È un dovere delle aziende prenderlo in considerazione e organizzare adeguatamente i cantieri, prevedendo pause che possono arrivare anche alla mezzora per ogni ora di lavoro, e il reintegro dei sali minerali. Ma nelle condizioni più critiche, come quelle che si stanno verificando in questi giorni, è necessario intervenire con la cassa integrazione, utilizzabile sia quando piove, sia quando il caldo diventa proibitivo. Non ha nessun costo per le aziende, visto che viene pagata dall'Inps ed è riconosciuta per il lavoro con temperature superiori ai 34 gradi»


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