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Squadre forestali a rischio per tagli di spesa regionali
Traversella. Svolgono un’opera fondamentale per la salvaguardia del territorio
Il sindaco Colombatto: «Guai a privarsi di questo servizio, utile per la comunità»
Il sindaco Colombatto: «Guai a privarsi di questo servizio, utile per la comunità»
Se i sentieri montani della nostre vallate sono per la maggior parte percorribili e individuabili tra la vegetazione, è grazie al lavoro svolto dagli operai forestali della Regione.
I loro interventi, ovviamente, non si limitano alla sentieristica. Basti infatti pensare alle opere di ingegneria naturalistica, con il consolidamento di sponde torrentizie con la realizzazione di gabbionate e palizzate, o ai miglioramenti boschivi, con il diradamenti e la bonifica, appunto di boschi, invecchiati o percorsi da incendi.
Per non parlare dello sfalcio e della trinciatura in aree verdi attrezzate e del ripristino della percorribilità dei percorsi di mountain bike, oltre che del taglio di piante pericolanti.
Ma il futuro di questo servizio così importante è a rischio per il taglio delle risorse da parte della Regione Piemonte.
«Tutti i lavori sono preventivamente concordati con le amministrazioni locali che richiedono il nostro intervento e devono interessare esclusivamente proprietà pubbliche o comunque rivestire un interesse pubblico» spiega Massimo Chiò, direttore dei lavori e responsabile delle gestione delle squadre forestali. Sono due le squadre attive in Valchiusella (ne fanno parte: EugenioOmenetto, Marco Franza, Giuseppe Gaido, Silvestro Rinaldi, Giuliano Peraglie, Renzo Saudino Ceis, Luigi Zenerino, Renzo Brusco, Remo Marchiando e Lauro Querio); altre quattro prestano invece servizio in Valle Orco, Valle Sacra e nella zona della Dora Baltea.
I loro interventi, ovviamente, non si limitano alla sentieristica. Basti infatti pensare alle opere di ingegneria naturalistica, con il consolidamento di sponde torrentizie con la realizzazione di gabbionate e palizzate, o ai miglioramenti boschivi, con il diradamenti e la bonifica, appunto di boschi, invecchiati o percorsi da incendi.
Per non parlare dello sfalcio e della trinciatura in aree verdi attrezzate e del ripristino della percorribilità dei percorsi di mountain bike, oltre che del taglio di piante pericolanti.
Ma il futuro di questo servizio così importante è a rischio per il taglio delle risorse da parte della Regione Piemonte.
«Tutti i lavori sono preventivamente concordati con le amministrazioni locali che richiedono il nostro intervento e devono interessare esclusivamente proprietà pubbliche o comunque rivestire un interesse pubblico» spiega Massimo Chiò, direttore dei lavori e responsabile delle gestione delle squadre forestali. Sono due le squadre attive in Valchiusella (ne fanno parte: EugenioOmenetto, Marco Franza, Giuseppe Gaido, Silvestro Rinaldi, Giuliano Peraglie, Renzo Saudino Ceis, Luigi Zenerino, Renzo Brusco, Remo Marchiando e Lauro Querio); altre quattro prestano invece servizio in Valle Orco, Valle Sacra e nella zona della Dora Baltea.
Proprio in questi giorni, tuttavia, si stanno addensando nuvole scure sul futuro degli operai forestali della Regione. Spiega infatti il sindaco di Traversella, Renza Colombatto. «Per meri tagli di spesa, questi operai rischiano ora di trasformarsi da dipendenti in soci di Cooperative, senza alcuna certezza sul futuro - sono le parole del primo cittadino di Traversella -. Se di tagli si deve per forza parlare, ritengo che gli operai forestali debbano essere gli ultimi ad essere interessati dal provvedimento.
Oggi tutti si riempiono la bocca di turismo come elemento trainante per l'economia montana, poi si tagliano le uniche risorse a disposizione dei piccoli Comuni per offrire ai turisti un territorio adeguato alle loro aspettative.
La qualità del servizio svolto dai forestali regionali ha fatto sì che in questi anni il nostro territorio sia cresciuto sia qualitativamente che sotto l'aspetto delle sicurezza».
Intanto, lo stesso sindaco di Traverasella ha chiesto un incontro con l'assessore regionale Alberto Valmaggia, proprio per discutere del futuro degli operai forestali. «Mi auguro che altri centri valchiusellesi, oltre a quelli di Meugliano e Vidracco, si uniscano al nostro per tutelare i posti di lavoro, insieme alla qualità del territorio» conclude Renza Colombatto.
Oggi tutti si riempiono la bocca di turismo come elemento trainante per l'economia montana, poi si tagliano le uniche risorse a disposizione dei piccoli Comuni per offrire ai turisti un territorio adeguato alle loro aspettative.
La qualità del servizio svolto dai forestali regionali ha fatto sì che in questi anni il nostro territorio sia cresciuto sia qualitativamente che sotto l'aspetto delle sicurezza».
Intanto, lo stesso sindaco di Traverasella ha chiesto un incontro con l'assessore regionale Alberto Valmaggia, proprio per discutere del futuro degli operai forestali. «Mi auguro che altri centri valchiusellesi, oltre a quelli di Meugliano e Vidracco, si uniscano al nostro per tutelare i posti di lavoro, insieme alla qualità del territorio» conclude Renza Colombatto.
fonte:Sentinella Canavese
Articolo interessante
RispondiEliminahttp://www.uncem.piemonte.it/News.php?id=354
FF
Grazie Collega!
Eliminadomani il post ;-)
Bellissimo articolo, speriamo che se ne accorgano e si mettano una mano sulla coscienza anche i nuovi DITTATORI.
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