In seguito alla lettera pubblicata nel precedente post, lettera indirizzata a Presidente di Regione e Assessore con raccolta firme (sarà poi partita?) è corretto dare pari risalto, al diritto di replica, con un post, e non solo un commento.
Il dialogo e lo scambio di vedute è costruttivo, dunque non lasciamo che sia un botta e risposta tra singoli colleghi e DL, i commenti sono aperti a tutti.
Come uno dei direttori lavori di Biella e Vercelli mi sembra giusto commentare questa lettera visto che cita il lavoro che svolgo in modo piuttosto offensivo.
Su alcune cose sono d’accordo con quanto è stato scritto e quindi posso capire che ci sia un malcontento a causa di questa situazione di protratta instabilità, ma vorrei che non si sparasse a zero su tutto e tutti.
Intanto tengo a precisare che i direttori lavori in questi anni di indecisioni, di situazioni instabili, di continui cambiamenti e con pochi soldi a bilancio sono quelli che hanno cercato di gestire il lavoro degli operai sia in termini di organizzazione che in termini di ricerca di progetti FAS e PSR per l’ottenimento dei fondi utili al mantenimento della struttura.
Non posso certo influire sulle decisioni che vengono prese a livello politico e dirigenziale, ma credo di aver fatto tutto quello che potevo per far conoscere la realtà degli operai forestali e le loro competenze, anche attraverso pubblicazioni, interventi utili al territorio, realizzazione di cartellonistica in legno, ecc.
Non so chi abbia scritto questa lettera, ma probabilmente doveva informarsi meglio, in quanto:
gli operai che mi sono assegnati che hanno mansioni di motoseghista o operatori mezzi hanno tutti il 4° e 5° livello assegnato in base al contratto di lavoro;
l’organizzazione vigente di cui si parla, con 5 uomini per squadra, esiste solo per poche squadre a causa dei pensionamenti le squadre sono ridotte a tre, quattro persone;
gli operai delle squadre assegnatemi svolgono diversi lavori di manutenzione meccaniche e sono spostati in base alle esigenze di lavoro nell’ottica di un lavoro flessibile e non certo rigido.
I lavori nelle mie aree sono organizzati in base alle richieste degli Enti, negli ultimi anni anche come progetti FAS e PSR di una certa entità e verificabili.
Per quanto riguarda la sicurezza è ovvio che il mio compito è di cercare di garantirla al meglio, ma questo non ha mai determinato il blocco dei lavori. E certamente le “grane” me le sono sempre prese tutte.
Quanto poi al fare “visite sfuggenti e al non interferire col caposquadra o con il dirigente”credo di aver dimostrato più volte che non è affatto così; in ogni caso ognuno ha un suo ruolo e una sua responsabilità.
Certo ognuno ha un suo giudizio sul lavoro degli altri, magari senza sapere qual è l’attività nel suo complesso, non considera cosa c’è oltre la visita in cantiere o il fatto che il direttore lavori deve svolgere tutta una serie di incombenze burocratiche.
Sicuramente, anche dal mio punto di vista, l’organizzazione potrebbe migliorare, ma cerco di svolgere il lavoro all’interno del mio ruolo nel miglior modo che mi è consentito e sfido chiunque a dire il contrario.
Purtroppo, leggendo la lettera inviata dall’organizzazione sindacale si potrebbe erroneamente pensare che il lavoro degli operai sia stato poco utile, perché “svolto con lavori sporadici, male organizzati o ininfluenti” invece ritengo che questo sia assolutamente errato.
Mi auguro veramente che si capisca a tutti i livelli l’importanza della salvaguardia del territorio, che quello che è stato fatto fino ad oggi è stato utile e indispensabile e che si riconosca come risorsa fondamentale l’attività degli operai forestali.
Cinzia Piccioni
Direttore Lavori BI-VC
Squadre forestali
Valsesia 1
Valsesia 3
Mezzi
Colline B.si e V.si
Valle Cervo 1
Valle Elvo
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