Il Piano individua dei modelli a cui
tendere nel rispetto degli obiettivi
della politica energetica regionale e
in relazione alle esigenze di contenimento
delle emissioni in atmosfera.
Ne deriva un modello di filiera
bosco-energia caratterizzato da impianti
per la produzione di energia
termica o impianti di cogenerazione
di taglia piccola, che utilizzino biomassa,
prevalentemente cippato, di
origine locale. Quanto agli aspetti
ambientali, le strategie del Pfr su
questo fronte prevedono
un’attenzione particolare alla conservazione
della biodiversità perseguita
sia in modo diretto, attraverso
l’armonizzazione delle normative e
sviluppo di una specifica azione di
compensazione economica del vincolo
nell’ambito del Psr 2014-2020,
sia indiretto, mediante modelli selvicolturali
e di arboricoltura da legno
che costituiscono alternative virtuose
rispetto alle forme più diffuse.
Nel Piano compare inoltre per la
prima volta in Piemonte la volontà
di applicare uno strumento per la
valorizzazione economica delle funzioni
ambientali del bosco: lo sviluppo
del mercato volontario dei crediti
di carbonio da selvicoltura. Si stanno
mettendo a punto metodologie
per consentire l’adozione di tecniche
selvicolturali finalizzate alla sottrazione
di Co2 dall’atmosfera e al
suo accumulo nel legno delle piante,
la contabilizzazione della quantità
di Co2 accumulata (credito di carbonio)
e quindi la sua cessione per
compensare le emissioni in atmosfera
da parte di soggetti
“inquinatori”.
fonte PiemonteNewsletter
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