RONCO. Chi percorre la strada provinciale della Valle Soana, lungo il tratto tra le frazioni Villanova e Lilla, adesso può vedere sull’altra sponda del torrente una caratteristica chiesa al centro di una piccola radura tra il bosco. E il santuario di San Rocco, finalmente restituito alla vista di tutti dopo esser stato nascosto per decenni da alberi ad alto fusto e dalla fitta boscaglia che ha invaso i prati e i campi non più coltivati.
A
riportare letteralmente alla luce questo edificio risalente al 1600,
meta di un pellegrinaggio il 16 agosto di ogni anno, è stato
un gruppo di volontari che ha eseguito un’operazione di
riqualificazione paesaggistica, già iniziata lo scorso anno ed
ultimata di recente. L’iniziativa è partita dal tesoriere
del santuario, Antonio Peretti, residente nella vicina frazione
Boggera, operatore forestale regionale e volontario della Protezione
civile, il quale ha coinvolto nell’operazione i suoi colleghi.
Così,
il tesoriere e due altri operatori forestali della squadra della
Valle Soana,Cristiano Meaglia , Sergio Gagliardi e il coordinatore
del servizio di Protezione civile della Comunità montana Valli
Orco e Soana, Mario Ambrosio, con vari volontari ed alcuni loro
famigliari hanno impegnato diversi fine settimana per liberare dalla
vegetazione i terreni circostanti l’edificio, spalancando un varco
nel bosco che permette di ammirare il santuario da grande distanza.
Una ventina di persone che hanno lavorato gratuitamente, utilizzando
motoseghe e altri utensili propri, con un’unica ricompensa: la
soddisfazione di aver contribuito a valorizzare il paesaggio e uno
dei tanti piccoli tesori storici e architettonici presenti nelle
valli.
«Ringrazio
tutti quanti per avermi aiutato in questa impresa, sacrificando i
sabati e le domeniche – afferma Antonio Peretti – . Spero che
riusciremo a completare la riqualificazione dell’area in tempo per
la prossima festa di San Rocco del 2014, abbellendola con aiuole
fiorite e altri interventi, oltre ad apportare ulteriori migliorie al
santuario stesso».
Sarà
una bella sorpresa per i numerosi valligiani fedeli a San Rocco, che
continuando a festeggiarlo ogni anno perpetuano una tradizione
secolare come attestano numerosi documenti.
fonte: La Sentinella del Canavese
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