E' la legge n.373, era necessaria per far fronte alla situazione che si è creata
dopo l’abolizione delle 48 Comunità montane in seguito ad una legge
nazionale; proprio per questo motivo tra il pubblico che ha seguito la
seduta consiliare di oggi erano presenti una cinquantina di sindaci con
la fascia tricolore.
Con la nuova norma i Comuni montani, aggregandosi tra loro avendo
territori contigui, costituiranno le Unioni montane. I nuovi enti
esercitano insieme alcune funzioni tipiche previste dalle legge:
sistemazione idrogeologica ed idraulico-forestale, economia forestale,
energie rinnovabili, opere di manutenzione ambientale, difesa dalle
valanghe, turismo in ambiente montano, artigianato e produzioni tipiche,
mantenimento dei servizi essenziali, servizio scolastico, incentivi per
l'insediamento nelle zone montane.
La costituzione delle Unioni montane era urgente perché entro il
prossimo 26 maggio tutti gli organi delle vecchie Comunità montane
decadranno (creando non pochi problemi per la continuità amministrativa e
per il personale dipendente). Inoltre era necessario che fossero
costituiti questi enti sovrazonali per poter accedere ai Fondi europei, i
cui bandi sono in scadenza.
La nuova legge ha anche ripristinato il Fondo regionale per la montagna
che sarà alimentato ogni anno con i proventi dell’Irap, dei diritti di
escavazione per cave e miniere, dell’uso delle acque pubbliche e
minerali e dell’addizionale regionale sul gas metano.
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