mercoledì 5 marzo 2014

Ecosistema Rischio, Legambiente boccia Serravalle (AL)


Sono ben 1.049 i comuni del Piemonte in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico,l’87% del totale. In 160 comuni piemontesi sono presenti abitazioni in aree a rischio frana e in prossimità di alvei, in tali zone, in 111 amministrazioni piemontesi, sorgono impianti industriali pericolosi. In 31 Comuni, sono state costruite in aree a rischio idrogeologico addirittura strutture come scuole, ospedali, centri commerciali. E in 43 Comuni sono presenti interi quartieri in zone esposte a pericolo di frane e alluvioni.
Questo  il quadro che emerge da “Ecosistema Rischio”, il dossier annuale di Legambiente e Dipartimento
della Protezione Civile che mette ancora una volta in luce quanto sia pesante nel nostro Paese l’urbanizzazione delle aree più fragili. Il rapporto, diffuso pochi giorni fa e giunto ormai alla sua decima edizione, ha preso a campione 205 amministrazioni comunali piemontesi. «I dati relativi all’urbanizzazione delle aree a rischio sono sostanzialmente confermati di anno in anno – dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte – Non c’è stata un’inversione di tendenza, anzi, si è continuato a costruire anche in zone a rischio».
Le amministrazioni comunali del novese e dell’ovadese sono state però sostanzialmente promosse. Nella classifica di Legambiente non arriva ala sufficienza solo Serravalle Scrivia (5,75 il voto).
È però in miglioramento, dopo il sonoro 2 del 2010.
I parametri di valutazione che i tecnici hanno utilizzato sono stati: attività di manutenzione ordinaria delle sponde dei corsi d’acqua e delle opere di difesa idraulica, organizzazione del sistema locale di protezione civile, presenza di case, industrie o altre strutture sensibili in aree a rischio idrogeologico.

fonte: il Novese

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