Dopo la richiesta avanzata dal presidente Sergio Chiamparino al presidente del Consiglio Matteo Renzi e al Capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, nella quale si evidenziano i danni subiti non solo dalle opere pubbliche ma anche dai privati, la Regione si è attivata nel calcolare una stima il più attendibile possibile degli oneri a carico proprio e delle Province. La valutazione, comprendente gli interventi per la maggior parte legati al ripristino della viabilità, si assesta sui 40 milioni di euro, escludendo al momento i danni subiti
dai privati, ancora di incerta stima.
L'analisi dettagliata dell'Arpa Piemonte ha permesso di classificare il mese di luglio 2014 quale il più piovoso degli ultimi 60 anni, con una media pluviometrica di circa due volte superiore rispetto ai parametri di riferimento (periodo tra il 1971 e il 2000). Non è l'unico record battuto: sempre il mese di luglio ha registrato le temperature più rigide mai registrate negli ultimi 57 anni. Traguardi negativamente analoghi sono stati raggiunti nel mese di agosto, senza che si desse tregua a un territorio colpito a 360 gradi da frane, smottamenti e allagamenti. Tra le zone maggiormente sofferenti e che hanno necessitato di un monitoraggio massiccio della Protezione Civile regionale, nonché dell'intera macchina di pronto intervento coadiuvata dal sistema dell'Antincendi boschivi, si possono menzionare Pallanzeno (Vb), Cerrione, Sandigliano e Soprana (Bi), Dronero, Bernezzo, Caraglio, Caramagna Piemonte, Piozzo e Revello (Cn), Orba e Ovada (Al), Lanzo, Ceronda, Casternone, Caravino, Cafasse e Casalborgone (To), i Comuni pedemontani del Pinerolese e il Chivassese, colpito l'8 agosto da una tromba d'aria che ha scoperchiato case e creato notevoli danni alla viabilità e al servizio di erogazione dell'energia elettrica.
«La Regione non si è trovata impreparata di fronte a eventi del tutto inconsueti, come registrano gli annuari dell'Arpa - puntualizza l'assessore all'Ambiente, Difesa del suolo e Protezione civile, Alberto Valmaggia -. Siamo riusciti a evitare danni alle persone, alle abitazioni e alle opere pubbliche in misura ben maggiore di quanto sarebbe potuto avvenire se questo territorio non disponesse di un servizio di Protezione civile e di un sistema di monitoraggio ambientale invidiabile in tutto il Paese».
fonte: Piemontenews n.30
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