sabato 7 aprile 2012

Articolo di marzo su La Stampa


 Il giorno 16 marzo 2012, alla manifestaizone di Vercelli i sindacalisti presenti (Crespo, Poggio) dichiaravano preoccupazione per il futuro, ragionando sulla necessità di dover ottenere garanzie per gli anni venturi., tramite opportune trattative. Due giorni dopo, su La Stampa il sindacalista di medesima sigla Bonetta, pare essere più sereno e ottimista.
Come dovremmo interpretare queste discrepanze di pensiero?

CONSIGLIO REGIONALE. LE GARANZIE GRAZIE ALL'INTROITO DEI CANONI IDRICI Forestali, soluzione in vista 
Dal primo aprile potranno riprendere l'attivita' e il futuro spaventa di meno 

 L'aumento delle tariffe dei canoni idrici per salvare l'occupazione tra i FORESTALI piemontesi. E' l'impegno contenuto in un ordine del giorno votato all'unanimita' dal Consiglio regionale. Nel documento, il cui primo firmatario e' il presidente Valerio Cattaneo, si sottolinea l'opportunita' «di incrementare le tariffe dei canoni idrici, quelle relative alle concessione delle derivazioni d'acqua per la produzione di energia elettrica, in misura tale da determinare un aumento degli introiti della Regione». I ricavi in piu' dovranno servire a «risolvere il problema dell'occupazione dei lavoratori FORESTALI e nello stesso tempo al mantenimento di un corretto equilibrio ambientale del nostro territorio». Commenta Cattaneo: «Sono molto soddisfatto per questo importante passaggio in consiglio regionale. Ho gia' avuto modo di parlare con gli assessori all'ambiente e all'agricoltura, Roberto Ravello e Claudio Sacchetto, che hanno dichiarato la loro disponibilita' a valutare la proposta. Era fondamentale ribadire la necessita' di sostenere e tutelare questi posti di lavoro che sono indispensabili per prevenire calamita' ed eventi catastrofici nel territorio piemontese> >. Il voto di Palazzo Lascaris ha fatto tornare la fiducia ai 76 FORESTALI del Vco, soprattutto tra i 37 lavoratori stagionali. «Credo - dichiara Sergio Bonetta responsabile dei FORESTALI della Cgil - che l'utilizzo dei proventi dei canoni idrici, per finanziare la tutela del territorio, sia il miglior modo per dare stabilita' al nostro lavoro. Ora potremo guardare al futuro con maggiore ottimismo dato che non ci sara' piu' bisogno, tutti gli anni, di andare a reperire le risorse». Aggiunge Bonetta: «Se la giunta regionale risolvera' la questione nei prossimi giorni dal 1° aprile i lavoratori stagionali possono riprendere l'attivita'. Bisogna fare in fretta perche' la stagione e' gia' iniziata». In tutto il Piemonte erano 272 i posti di lavoro a rischio dopo che nel bilancio regionale era stato previsto un taglio di 8 milioni e 250 mila euro. Ora questi soldi potranno essere recuperati con un incremento delle tariffe dei canoni idrici. Sottolinea Cattaneo: «La mia proposta che e' stata condivisa subito in prima battuta dai colleghi del Vco prende spunto dal fatto che la produzione di energia idroelettrica dell'Enel e di altri soggetti privati e' un'attivita' che rende parecchio anche perche' nella maggior parte dei casi gli investimenti sono gia' stati ammortizzati».

fonte: LA STAMPA ed. VERBANIA,18-03-2012, pag.55
 

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