mercoledì 3 aprile 2013

Inps al collasso. Addio pensioni?

Non molto tempo fa abbiamo parlato, seppur con un veloce accenno, di aliquote Inps, di contributi e pensioni. Un articolo a firma di Valerio Lo Monaco, sta facendo discutere in rete, mentre non trova traccia sulle pagine dei giornale e ancor meno in tv.
L'argomento tratta la pensione, sempre più un miraggio tra mille difficoltà, e vien da chiedersi che ne sarà e quanta vita ancora avrà il sussidio di disoccupazione agricola, unico sostegno dei Colleghi stagionali. Indennità che allo stato attuale (84 giornate previste) cade nei "requisiti ridotti".
Ma torniamo alle pensioni:



L'Inps è oggettivamente al collasso: 
"L'istituto di previdenza, infatti, aveva a inizio 2011 un patrimonio di 41 miliardi, come detto, il quale si è ridotto a soli 15 in 24 mesi. Ma è a livello tendenziale che le cose peggiorano e destano ancora più preoccupazione."

I motivi sono essenzialmente 2:
1) "La fusione recente di Inpdap e Inps, cioè il fatto che il sistema pensionistico del settore pubblico sia stato fatto confluire all'interno di quello del settore privato (operazione datata appunto 2012) [...]. Questo matrimonio ha portato in dote al sistema pensionistico del settore privato oltre 10 miliardi di rosso, contribuendo ad affossare ancora di più le riserve originarie dell'Inps conteggiate a fine 2011."
2) "Le pubbliche amministrazioni, da tempo e in modo diffuso, non stanno pagando del tutto i contributi pensionistici dovuti dei propri dipendenti. Si tratta di una somma stimata in circa 30 miliardi, che grava ovviamente sul bilancio già fortemente compromesso dello Stato ma che, attenzione, non è ancora stato messo agli atti, visto che proprio mediante la fusione con l'Inps è stato, per il momento, occultato."

Conseguenze? Disastrose, quando le persone che attendono di andare in pensione ci andranno.
"Se questa massa di persone fosse messa in grado di andare dritta in pensione così come giustamente previsto, l'Inps crollerebbe in modo definitivo nel giro di qualche anno appena. Ribadiamo, infatti, che già a fine 2013 il bilancio complessivo dell'Inps è atteso a poco oltre 15 miliardi. Dai 41 di fine 2011."

I giovani 
"non saranno comunque in grado di versare contributi in quantità bastante a pagare le pensioni di chi, via via, in ritardo e alla fine, comunque (per ora: almeno secondo le norme attuali) in pensione poco alla volta ci sta andando." 

La conclusione chiarisce ogni dubbio: 
"L'Inps sta finendo nel buco nero statale e dunque le pensioni non potranno essere più erogate a breve."

fonte: http://www.ilribelle.com/la-voce-del-ribelle/2013/3/26/inps-al-collasso-addio-pensioni.html

1 commento:

  1. L'Inps ai medici: tagliate i giorni di malattia
    Circolare per ridurre del 3% le assenze dei lavoratori.
    Visite fiscali più rigide: rivolta dei medici di famiglia.
    http://tinyurl.com/cdcxoga

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