Trattasi dell'emendamento, che sottoscritto all'unanimità dai consiglieri di ogni schieramento politico, dava il via all'aumento dei canoni idrici, soluzione che avrebbe garantito la soppravvivenza dell'importante attività di lavoro svolta dagli Operai forestali come recita l'articolo 14 della successiva legge finanziaria:
Art.14.
(Canoni per l'uso delle acque pubbliche)
1. I proventi derivanti dall'aumento dei canoni idrici di cui al Regolamento 6/R del 10 ottobre 2005 (Misura dei canoni per l'uso dell'acqua pubblica (Legge Regionale 5 agosto 2002, n.20) e modifiche al regolamento regionale 6 dicembre 2004 n.15/R (Disciplina dei canoni regionali per l'uso dell'acqua pubblica)), come modificato dal Regolamento regionale 19/R del 30 novembre 2010 sono destinati al finanziamento delle attività di manutenzione e salvaguardia forestali
Poi la doccia fredda, arriva nel caldo di Agosto, giorno 7, giorno dell'Osservatorio, doccia tutt'altro che gradevole: "il commissario incaricato dalla Regione ha fatto presente che col prossimo anno gli OTD non dovranno più essere assunti" si legge sul verbale.
E' vero, così non è andata, ma di quei famosi introiti dei canoni idrici?
Dall'agosto scorso un susseguirsi di domande, dubbi, perplessità...che fine hanno fatto, dove sono, chi li ha toccati, AAA canoni idrici cercasi...ecc ecc. In risposta? Il silenzio, il vuoto, al massimo qualcosina di evasivo.
Eppure il rappresentante regionale CGIL il giorno 26 aprile 2012, al termine della manifestazione a Torino, dopo la telefonata con il consigliere Mino Taricco affermava "...se si inserisce nella legge finanziaria quel capitolo di spesa non è più in discussione, ce l'abbiamo quest'anno ma ce l'avremo anche gli anni a venire"
Passano i mesi, gli introiti in questione sembrano storia del passato, non è trascorso ancora un anno, e, altro Osservatorio, altra versione: giungono voci che per far fronte ai debiti quei canoni sono con estrema semplicità sguizzati fuori dall'articolo 14 e confluiti nelle disperate casse della Regione, tutto serve a sanare i debiti creati nel passato.
E noi ci crediamo, al massimo brontoliamo anche quando ci sentiamo raccontare che in barba ad un articolo di legge si fa dei suddetti introiti un uso differente da ciò che è previsto.
E' vero, i debiti esistono, la Regione tecnicamente fallita si adopera a rivedere i conti e le spese, ma siamo sicuri che ce la raccontino giusta? Abbiamo finalmente capito che fine hanno fatto i canoni idrici? I tanti Colleghi rimasti senza una risposta certa vedono finalmente saziata la loro curiosità/esigenza?
Forse è il caso di aggiungere qualcosina:
Se prendiamo Piemonte News - Agenzia settimanale di informazione della Giunta Regionale - edizione n.46 del 14 dicembre 2012 e andiamo a pagina 5 leggiamo:
Le decisioni assunte martedì 11 dicembre dalla Giunta regionale
Canoni idrici e budget degli uffici di comunicazione di presidente e assessori sono i principali argomenti esaminati martedì 11 dicembre mattina dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal Presidente Roberto Cota.
Canoni idrici. Su proposta dell’assessore Roberto Ravello viene disposto il rinvio al 1° gennaio 2014, per evitare nuovi costi alle imprese interessate, della triplicazione del canone per le utenze che utilizzano per fini diversi dal consumo umano acque riservate a tale uso o erogate a terzi mediante impianti di acquedotto che hanno carattere di pubblico interesse.
Dunque? Dove sono gli introiti? A sanare i debiti o non sono proprio mai esistiti?
Ecco, se sul tavolo dell'ultimo incontro ce ne fosse stata una copia di questa rivista, forse qualcuno avrebbe riflettuto prima di dare imprecise informazioni.
Vuoi vedere che forse siamo arrivati a capire che fine hanno fatto i canoni idrici?
E allora che cosa van raccontando sul fatto che siano finiti nella cassa comune della Regione?
Era l'11 dicembre 2012... otto mesi dopo l'emendamento n.198 e noi ancora qui a domandarci sui canoni idrici e sentire, (quando si sentono) favole come risposte.
Altri links:
http://www.robertocota.it/index.php?option=com_content&view=article&id=985:riduzione-costi-e-canoni-idrici-in-giunta&catid=18:comunicati&Itemid=514
http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/ufstampa/comunicati/dettaglio_agenzia.cgi?id=16264
E' vero, così non è andata, ma di quei famosi introiti dei canoni idrici?
Dall'agosto scorso un susseguirsi di domande, dubbi, perplessità...che fine hanno fatto, dove sono, chi li ha toccati, AAA canoni idrici cercasi...ecc ecc. In risposta? Il silenzio, il vuoto, al massimo qualcosina di evasivo.
Eppure il rappresentante regionale CGIL il giorno 26 aprile 2012, al termine della manifestazione a Torino, dopo la telefonata con il consigliere Mino Taricco affermava "...se si inserisce nella legge finanziaria quel capitolo di spesa non è più in discussione, ce l'abbiamo quest'anno ma ce l'avremo anche gli anni a venire"
Passano i mesi, gli introiti in questione sembrano storia del passato, non è trascorso ancora un anno, e, altro Osservatorio, altra versione: giungono voci che per far fronte ai debiti quei canoni sono con estrema semplicità sguizzati fuori dall'articolo 14 e confluiti nelle disperate casse della Regione, tutto serve a sanare i debiti creati nel passato.
E noi ci crediamo, al massimo brontoliamo anche quando ci sentiamo raccontare che in barba ad un articolo di legge si fa dei suddetti introiti un uso differente da ciò che è previsto.
E' vero, i debiti esistono, la Regione tecnicamente fallita si adopera a rivedere i conti e le spese, ma siamo sicuri che ce la raccontino giusta? Abbiamo finalmente capito che fine hanno fatto i canoni idrici? I tanti Colleghi rimasti senza una risposta certa vedono finalmente saziata la loro curiosità/esigenza?
Forse è il caso di aggiungere qualcosina:
Se prendiamo Piemonte News - Agenzia settimanale di informazione della Giunta Regionale - edizione n.46 del 14 dicembre 2012 e andiamo a pagina 5 leggiamo:
Le decisioni assunte martedì 11 dicembre dalla Giunta regionale
Canoni idrici e budget degli uffici di comunicazione di presidente e assessori sono i principali argomenti esaminati martedì 11 dicembre mattina dalla Giunta regionale. La riunione è stata coordinata dal Presidente Roberto Cota.
Canoni idrici. Su proposta dell’assessore Roberto Ravello viene disposto il rinvio al 1° gennaio 2014, per evitare nuovi costi alle imprese interessate, della triplicazione del canone per le utenze che utilizzano per fini diversi dal consumo umano acque riservate a tale uso o erogate a terzi mediante impianti di acquedotto che hanno carattere di pubblico interesse.
Dunque? Dove sono gli introiti? A sanare i debiti o non sono proprio mai esistiti?
Ecco, se sul tavolo dell'ultimo incontro ce ne fosse stata una copia di questa rivista, forse qualcuno avrebbe riflettuto prima di dare imprecise informazioni.
Vuoi vedere che forse siamo arrivati a capire che fine hanno fatto i canoni idrici?
E allora che cosa van raccontando sul fatto che siano finiti nella cassa comune della Regione?
Era l'11 dicembre 2012... otto mesi dopo l'emendamento n.198 e noi ancora qui a domandarci sui canoni idrici e sentire, (quando si sentono) favole come risposte.
Altri links:
http://www.robertocota.it/index.php?option=com_content&view=article&id=985:riduzione-costi-e-canoni-idrici-in-giunta&catid=18:comunicati&Itemid=514
http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/ufstampa/comunicati/dettaglio_agenzia.cgi?id=16264
Caro blog, sai cosa penso?
RispondiEliminache fin che non si sentono minacciati lo stipendio i colleghi non interessa niente dei canoni idrici, tanto pensano che vada sempre bene in 1 modo o nel altro
Poi quando il livello della merda arriva alla bocca allora coi sindacati che li chiamano allora qualcuno si muove ma qualcuno
non tutti
http://www.louisvuitton.it/front/#/ita_IT/Homepage
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