Solo sette tra gli attuali consiglieri regionali non sarebbero iscritti nel registro degli indagati: Gianna Pentenero, Roberto Placido, Mauro Laus del Pd, l’ex ministro Raffaele Costa, che non ha mai preso parte ai lavori del consiglio perché ammalato, l’assessore cuneese all’agricoltura, il leghista Claudio Sacchetto, e gli ultimi consiglieri arrivati Gianni Oliva ed Elio Rostagno, entrambi del Pd, che hanno preso il posto dei consiglieri eletti in Parlamento.
Sarebbe intorno al milione di euro la cifra delle spese sospette dei
gruppi consiliari. Spese che riguardano rimborsi “disinvolti”, che
genericamente venivano indicati come “spese di funzionamento del gruppo
consiliare”. Si va dai nutriti costi telefonici a rimborsi spese per
pranzi e cene, dai viaggi all’estero fino al cambio gomme e alla
revisione della propria auto, ma ci sono anche fatture e scontrini per
gioielli, fiori, i conti del macellaio, libri di scuola e ricariche
telefoniche per i figli, qualche cosmetico e persino il conto del
supermercato. Ma nell’inchiesta si è aperto un altro filone che riguarda
le campagne elettorali e le primarie. L’accusa potrebbe essere quella
di peculato diretto per ogni capogruppo coinvolto e il concorso per i
singoli consiglieri.
fonte: http://www.cittanuova.it/c/427650/Rimborsopoli_in_Piemonte.html#
ALTRI ARTICOLI
Inchiesta rimborsi, consiglieri non rispondono. Solarium e parrucchiere? Per rappresentanza.
RispondiEliminahttp://www.nuovasocieta.it/torino/inchiesta-rimborsi-consiglieri-non-rispondono-solarium-e-parrucchiere-per-rappresentanza%E2%80%8F.html