sabato 30 marzo 2013
Cambiano gli osei, ma i busi i son sempre quei...
Leggiamo su LaStampa.it il 27 marzo: Irpef più cara per i piemontesi
L’aumento dell’addizionale Irpef è sicuro. L’incremento dell’Irap, invece, è legato alla decisione del governo nazionale di commissariare o meno la sanità piemontese. Il motivo? La Regione deve ripianare un debito pregresso di 900 milioni e se il governo deciderà di mettere sotto tutela la giunta di piazza Castello, l’incremento delle due addizionali sarà automatico e immediato con l’imposizione del massimo del prelievo aggiuntivo, per l’Irpef lo 0,5%. In caso contrario la palla resta a Torino e la giunta Cota ha deciso di non penalizzare il sistema delle imprese nella speranza di favorire la ripresa economica. Il d-day è fissato il 4 aprile a Roma quando si capirà se il ministero dell’Economia e quello della Salute giudicheranno praticabile il piano di rientro complessivo che stanno definendo nei dettagli gli assessori Gilberto Pichetto e Ugo Cavallera
Succede allora che il Presidente Cota, come si apprense da Torinotoday.it, scrive una lettera ai piemontesi, per prendere le distanze da tale aumento:
Il Presidente Roberto Cota ha scritto una lettera a tutti i piemontesi per sottolineare che da parte della Regione non ci sono state nuove tasse, ma il ritocco in busta paga sarà dovuto "all'aumento dell'addizionale Irpef, voluto dal governo Monti". Per Cota, l'aumento dell'Irpef da 0,9 a 1,23% "è un intervento grave, perché le famiglie fanno fatica ad arrivare alla terza settimana del mese e togliere a chi guadagna 1200 euro lordi più di 50 euro è un gran colpo basso".
"Ma oltre al danno c’è la beffa - aggiunge Cota - perché il governo Monti vuol far credere che l’addizionale l’abbia aumentata la Regione, quando al contrario l’ha aumentata lo Stato ed i soldi vanno a Roma. In molti cadono nell’equivoco perché leggono l’aumento sotto la voce “addizionale regionale Irpef”.
Sempre il 27 marzo, questa volta da Repubblica.it non manca la frecciata alla vecchia gestione Bresso: Piemonte: Cota, eventuale aumento Irpef si chiama 'tassa Bresso'
''Tassa Bresso: non puo' che chiamarsi cosi' l'eventuale aumento dell'addizionale Irpef che il Governo ci potrebbe imporre. Noi ovviamente stiamo facendo di tutto per evitarlo o per attenuarne l'impatto, ma c'e' un buco di circa 900 milioni, creato nel 2007-2008, di cui la Ragioneria Generale dello Stato ci chiede conto. Dunque dobbia chiamare le cose con il loro nome''. Lo sottolinea il presidente del Piemonte, Roberto Cota
Insomma, la colpa è di Bresso, il provvedimento è di Monti, l'attuazione è di Cota, la trattativa dell'assessore Pichetto, la causa non è la sua, la colpa non è la nostra, la responsabilità è di qualcun'altro, la busta paga è la mia....e anche se siamo in Piemonte possiamo adottare un azzeccata locuzione veneta....cambiano gli osei, ma i busi son sempre quei...
riferimenti web:
http://www.lastampa.it/2013/03/27/cronaca/economia/irpef-piu-cara-per-i-piemontesi-per-l-irap-AjPCpeDd3q8dmY3TQlz82O/pagina.html
http://www.torinotoday.it/politica/aumento-irpef-regionale-lettera-roberto-cota.html
http://torino.repubblica.it/dettaglio-news/20:06-20:06/4322878
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Ogni popolo ha il governo che si merita e l'esito elettorale dimostra che siamo un popolo di sodomiti.
RispondiEliminaLa Grecia non dista molto,Cipro è ad un tiro di schioppo.
Buona Pasqua
FF