Ovada, partirà forse a giugno l’intervento di pulizia dell’alveo
del torrente Stura, in via Voltri, invocato da tempo dai cittadini per timore di esondazioni per via
delle isole di detriti, che rischiano di fare da tappo in caso di piena. A costringere il Comune all’attesa
(l’iter burocratico è praticamente completo) è il parere che dovrà esprimere la Soprintendenza ai beni paesaggistici, visto che parte del corso d’acqua su cui si interverrà è sottoposta a vincolo.
“Abbiamo inviato la richiesta di autorizzazione a marzo – spiegano a Palazzo Delfino – e la Soprintendenza ha 60 giorni per rispondere”.
Un lasso di tempo che bisognerà aspettare per intero, visto che vale anche la regola del silenzio
assenso. Automaticamente, quindi, si arriverà alla fine di maggio e bisognerà attendere almeno i primi di
giugno per vedere le ruspe in azione nel letto del torrente.
L’operazione prevede interventi di rimozione di materiale terroso e il decespugliamento su 3 maxi aree che le continue piene hanno creato al centro dell’alveo e lungo le sponde: la più grande, a valle, ha una superficie di 9.400 metri quadrati, la seconda è di 5600 metri quadri, la terza di 4400.
L’assessore all’Ambiente, Paolo Lantero, tira le orecchie alla Regione: “Da tempo invochiamo il semplice taglio delle piante sulle sponde del torrente, che spetta al settore Forestale, e sarebbe già un bel passo avanti ma non riusciamo a sbloccare la situazione, per ragioni che non dipendono da noi”
fonte: ilsettimanale, giovedì 18 aprile 2013
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